Aborto. Scienza & Vita: no all’offensiva contro l’obiezione di coscienza
“L’offensiva portata contro l’obiezione di coscienza, diritto costituzionalmente garantito,
rappresenta un grave attacco alla libertà individuale, al ruolo dei medici e di tutti
gli operatori sanitari”. È il commento di Lucio Romano, presidente dell’associazione
Scienza & Vita, alla campagna lanciata dalla Consulta di bioetica “Il buon medico
non obietta”. “Secondo una distorta interpretazione di competenza e diligenza dei
medici - spiega Romano citato dal Sir - si pretenderebbe che agissero nell’esercizio
della professione senza riferimento alle loro convinzioni morali, anzi, persino in
contraddizione con esse, di fronte a eventi che ritengono profondamente ingiusti”.
Accanto all’obbligo per lo Stato di garantire l’assistenza sanitaria c’è, infatti,
l’obbligo, per lo stesso Stato, “di garantire il rispetto del diritto della libertà
di pensiero e di coscienza dei suoi membri e, pertanto, di assicurare la completa
e attiva fruizione del diritto all’obiezione, senza alcuna discriminazione o penalizzazione”.
“Non facendo mai venir meno l’adeguata attenzione per le donne che vivono il dramma
dell’aborto - conclude Romano - sarebbe auspicabile, invece di una campagna dogmatica
di delegittimazione degli obiettori, un significativo impegno mirato alla prevenzione,
con una reale presa in carico del concepito e della donna, per rimuovere le cause
che la indurrebbero alla scelta abortiva”.