Il Papa benedice la Fiaccola della Pace, simbolo del pellegrinaggio Macerata-Loreto
Al termine dell’udienza generale, il Papa ha benedetto la “Fiaccola della Pace”, simbolo
del pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che avrà luogo il prossimo 9 giugno. Presente
anche mons. Giancarlo Vecèrrica, vescovo di Fabriano-Matelica, promotore dell’iniziativa
dal 1978, quando era ancora insegnante di religione a Macerata. Federico Piana
gli ha chiesto cosa lo ha spinto a promuovere questo pellegrinaggio mariano:
R. – Per il
desiderio di far entrare i giovani nell’esperienza cristiana in maniera viva, da protagonisti,
impegnandoli in una esperienza di preghiera, di amicizia e di convivenza, così che
il cristianesimo diventasse vita. Poi questa esperienza è cresciuta sempre di più.
D.
– Nasce anche sulla scorta di un ringraziamento alla Madonna, che riprende una tradizione
un po’ scomparsa in quel periodo e che poi è stata ripresa…
R. – Sì. Con il
secolarismo nei decenni passati, questa esperienza era quasi completamente scomparsa:
nel passato la famiglia, al termine di ogni iniziativa importante della vita, si recava
a piedi al Santuario della Madonna di Loreto per ringraziare dell’opera compiuta.
Poi quando tutto era terminato, tornavano a casa carichi di fede. Allora, insegnando
religione al Liceo classico di Macerata, pensai come rendere i ragazzi consapevoli
che il passaggio dalla scuola alle vacanze non era un passaggio da un impegno al vuoto,
ma era un rendere grazie al Signore della vita. Molti hanno aderito e sempre di più,
in crescendo.
D. – Molte persone che vengono lì, anche molti giovani, fanno
esperienza di una conversione del cuore…
R. – Sì, sono tantissime. Noi riusciamo
anche a raccoglierle, perché nell’imminenza del pellegrinaggio, nelle settimane precedenti,
arrivano le intenzioni di preghiera: moltissimi vengono a ringraziare non solo per
grazie ricevute nel corpo, ma soprattutto per l’esperienza nuova di vita e di fede
che hanno ritrovato.
D. – Vogliamo ricordare che nel 1993, questo pellegrinaggio
ha visto la partecipazione di Papa Giovanni Paolo II...
R. – Quando mi incontrava,
Papa Giovanni Paolo II mi salutava da lontano con il titolo di pellegrino e diceva:
“Pellegrino, ecco arriva il pellegrino, il pellegrino”. La cosa che mi è rimasta sempre
nel cuore è questa e quando al termine della Messa ci ha consegnato la Croce - che
guida il pellegrinaggio e che ancora portiamo - mi ha fissato, con quel suo sguardo
sempre così intenso, e ha sussurrato: “Come vorrei camminare anche io con voi, questa
notte!”.