Famiglie e “primavera araba”: la testimonianza del vescovo egiziano di Assiut
All’Incontro mondiale delle Famiglie di Milano, non è mancata la presenza di comunità
familiari provenienti dai Paesi della “primavera araba”. Nei giorni scorsi, uno dei
nostri inviati a Milano, Mario Galgano, ha raccolto la testimonianza del vescovo
copto-cattolico, Kyrillos William, di Assiut, in Egitto. Il presule si sofferma
in particolare sul contributo che le famiglie cristiane possono dare al dialogo interreligioso:
R. - Voglio
interpretare i sentimenti dei miei amici, la nostra delegazione. Per loro è stata
veramente un’esperienza di Chiesa; vivono l’universalità della Chiesa, la grandezza
della Chiesa cattolica. Noi siamo una piccola minoranza cattolica dentro la minoranza
cristiana in Egitto e ci siamo trovati a Milano con fratelli e sorelle di tutto il
mondo ed è un motivo di incoraggiamento molto grande e molto forte.
D. – Com'è
la situazione in Egitto e in quale situazione si trovano le famiglie cristiane?
R.
– Tutti gli egiziani vivono nel pensiero di quale sarà il futuro. Alcuni temono che
i fondamentalisti trasformino l’Egitto in uno Stato islamico e sarebbe terribile per
tutti anche per i musulmani. Speriamo di no. Abbiamo tanti problemi economici nel
momento attuale, tanta gente è senza lavoro, tutte le cose aumentano di prezzo, le
famiglie hanno problemi seri, però hanno tanta fiducia nel Signore, vivono nella serenità.
Viviamo i sei giorni di lavoro, e aspettiamo il settimo giorno per la festa, l’aspettiamo
con tanta speranza, fiduciosi nella protezione del Signore.
D. – Cosa spera
di portare in Egitto qui da Milano?
R. – Tutte le idee che abbiamo sentito,
tutti i temi che abbiamo discusso, anche nei gruppi; tutta questa esperienza, certamente,
noi la porteremo da noi e faremo anche un piccolo congresso nazionale per trasmettere
questi valori al più gran numero possibile di persone.
D. – Lei come vede il
futuro in Egitto?
R. – Noi siamo sempre ottimisti perché la volontà dei giovani
di avere un nuovo Egitto, una nuova nazione egiziana civile democratica e libera,
si realizzerà. Sono molti coraggiosi, continuano sempre a lottare per questo e non
lasceranno mai che gli estremisti portino il Paese dove non si vuole.
D. -
Per quanto riguarda anche il dialogo tra i cristiani, è importante anche il dialogo
tra le famiglie, anche la famiglia può essere un veicolo di pace…
R. – Certo
dobbiamo fare passi seri perché i cristiani si avvicinino gli uni agli altri, soprattutto
nel momento difficile che viviamo, ma come ha detto lei, il dialogo tra le famiglie
è molto importante e può aiutare molto in questo e noi possiamo incoraggiarlo di più.