2012-06-05 14:14:26

Diritti per l'infanzia a rischio in Italia. Politiche carenti anche a causa della crisi


Aumento di povertà, dispersione scolastica, lavoro minorile ed esclusione sociale. Più di 1 milione e mezzo di bambini a rischio nel solo Meridione dell'Italia. E’ la fotografia scattata dal Quinto Rapporto di aggiornamento sulla Convenzione Onu sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, presentato oggi a Roma dal Gruppo Crc che riunisce 85 associazioni e organizzazioni del terzo settore. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, rassicura: il governo lavora per comprendere le conseguenze della crisi sui bambini. Il servizio di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

Sono carenti le politiche per l’infanzia in Italia paese che in Europa ha il triste primato per dispersione scolastica e incremento della povertà. 1.876.000 i minori in condizioni di povertà relativa, 1.227.000 solo al Sud. Qui 359 mila bambini vivono in condizioni di povertà assoluta, al di sotto cioè di uno standard di vita minimamente accettabile. Occorre invertire la rotta, ma mancano i fondi, complice la crisi economica. Il presidente di Unicef Italia, Giacomo Guerrera:

R. - Sicuramente il momento è difficile, però non possiamo non mettere in campo tutte le risorse possibili che possano comunque incidere su questa condizione dell’infanzia, che è sempre più grave.

Grande lacuna in Italia è l’assenza di un sistema di raccolta dati, rappresentativi ed uniformi tra le varie regioni per misurare l’estensione di fenomeni come pedofilia, pornografia infantile, dispersione scolastica, lavoro minorile, abusi, disabilità:

R. - Valutare l’impatto delle politiche economiche, notare come effettivamente sia possibile migliorare la situazione, lo si può fare soltanto conoscendo: se noi non abbiamo dati, senza la conoscenza del fenomeno non è possibile dare soluzioni credibili.

D. - Anche perché di fronte a fenomeni come quello dell’abuso dei minori on line, non si può essere approssimativi!

R. - Noi sappiamo per certo che il fenomeno esiste! Abbiamo una percezione del fenomeno, ma non ne conosciamo la reale dimensione.

Il ministro Fornero ha garantito che l’Italia si doterà presto di un sistema nazionale per la protezione e l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati: secondo il Rapporto nel 2011 erano 7750 di cui 1791 irreperibili. Il Gruppo Crc chiede poi una revisione della legge sulla cittadinanza dei minori stranieri e per loro, a prescindere dalla condizione giuridica, l’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale. Ancora Guerrera:

R. - Non possiamo, una volta che sono arrivati nel nostro Paese, dare a questi minori una assistenza diversa rispetto ai nostri. Non è concepibile: non saremmo un Paese civile!







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