Vienna: Congresso di "Caritas Internationalis" contro la fame nel mondo
E’ in corso a Vienna il Congresso internazionale sulla fame nel mondo e la sicurezza
alimentare, organizzato da Caritas Austria, Caritas Europa e Caritas Internationalis,
dal titolo “Un futuro senza fame”. Oltre 700 i partecipanti, da tutto il mondo. Un
evento “per cercare soluzioni globali e durature alla situazione di 925 milioni di
persone che nel mondo ancora soffrono la fame”, spiega Caritas internationalis. A
Vienna sono presenti una trentina di relatori di fama mondiale: inizialmente era prevista
la partecipazione di Kofi Annan, inviato speciale di Onu e Lega Araba in Siria, ma
ha dovuto disdire. Al suo posto parla Tesafai Tecle, ex-vice direttore generale della
Fao (Food and Agriculture Organization). Ieri sono intervenuti il commissario europeo
Kristalina Georgieva e il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas
internationalis. "Ogni dodici secondi un bambino muore di fame. La fame non è inevitabile,
le cause sono sociali, economiche e politiche" afferma il proporato. Gli obiettivi
dell'evento, nell’intervista di Fausta Speranza con Thorfinnur Omarson
di Caritas Europa:
R. – The aim
is to make more... L’obiettivo è quello di informare di più sul problema della
fame nel mondo. Come è noto, ci sono un miliardo di persone nel mondo che soffrono
per la fame, mentre un terzo del cibo viene sprecato. Quindi, questo è un fenomeno
globale ed è un problema globale che deve essere affrontato. Si tratta di uno degli
elementi alla base dell’intero lavoro della Caritas: combattere la povertà e la fame.
D.
– Parliamo molto della crisi economica ma forse stiamo sostanzialmente dimenticando
la povertà...
R. – Yes, that’s what we experience as well… Sì, questo è
quello che sperimentiamo anche noi. Qui a Bruxelles, per esempio, abbiamo incontri
per discutere della crisi economica e su come uscirne, come migliorare la crescita
economica e cose del genere. Ma siamo abbastanza certi che un’eventuale crescita economica
non risolverà immediatamente il problema della fame; altri disordini devono essere
affrontati ed ecco perché non dobbiamo dimenticare questo serio problema.
D.
– Cosa si può fare?
R. – Caritas has put .... La Caritas ha fatto, tramite
anche questo Congresso, diverse richieste, proposte a coloro che prendono le decisioni
sia a livello globale che a livello europeo e anche nazionale. Prima di tutto è molto
importante che ciascuno riconosca il diritto al cibo per tutti. Questo deve essere
riconosciuto a livello globale e rispettato. Inoltre, è importante il supporto alle
attività agricole a livello familiare. Dobbiamo evitare il venir meno degli alimenti
per il cambiamento climatico, che è un problema sempre più grande ogni anno. Quindi,
ci sono molte cose che dobbiamo affrontare.
D. – Cosa dire sulle cause strutturali
della fame?
R. – The causes are so diverses... Le cause sono così varie.
Caritas ha già accolto l’adozione da parte della Fao di linee guida riguardanti la
proprietà terriera, in modo che vengano assicurati i diritti sulle terre da parte
della popolazione locale e che siano protetti dal “land grabbing”, presente in vaste
aree nel mondo, cioè lo sfruttamento in affitto delle terre. La Caritas chiede una
struttura responsabile che segua le eventuali proteste nel momento in cui si decide
per le terre, in modo che, in caso di violazioni, vengano riconsegnate, secondo la
legge, ai legittimi proprietari. Questo è un problema in molti Paesi del mondo.