2012-06-01 07:51:30

Terremoto in Emilia. Napolitano visiterà i luoghi del sisma il 7 giugno


Trema ancora la terra in Emilia Romagna. Ieri sera un’altra forte scossa di magnitudo 4.2. Nella notte altre 35 scosse di assestamento. Le province colpite saranno visitate il 7 giugno dal capo dello Stato Napolitano. Intanto Confindustria stima in cinque miliardi di euro i danni provocati dal sisma. Servizio di Giampiero Guadagni: RealAudioMP3

La lunghissima serie di scosse iniziata il 20 maggio sta mettendo a dura prova la capacità di reazione delle popolazioni emiliane. Un sentimento di inquietudine che qualcuno, forse sciacalli, prova ad alimentare diffondendo falsi allarmi su una imminente, fortissima scossa. La Protezione civile ribadisce che è impossibile su questa materia fare previsioni. Previsioni invece si possono e si debbono fare su come mettere in sicurezza il territorio: un piano nazionale richiede 15 anni e 40 miliardi di euro, afferma il ministro dell’Ambiente Clini, per il quale questo piano va sostenuto con risorse pubbliche e con investimenti privati agevolati. E’ insomma difficile il ritorno alla normalità: il sisma di martedì scorso ha causato 17 morti e 16 mila sfollati. E parte la conta dei danni. Per Confindustria ammontano a 5 miliardi di euro. L’area colpita, viene sottolineato, rappresenta il 10% del prodotto interno della regione e l’1% di quello nazionale. 500 le aziende danneggiate, 12-13 mila i posti di lavoro a rischio. Proprio sul crollo dei capannoni industriali, in particolare quelli di più recente costruzione, si sta concentrando l’indagine della Procura di Modena.

“Il sostegno del governo è un passo importante, ma altrettanto fondamentale è la solidarietà che sta arrivando all’Emilia anche dall’estero”. Così le Acli, che hanno lanciato una campagna di raccolta fondi in vista della festa del 2 giugno perché questa data si trasformi in una gara di generosità. Al microfono di Gabriella Ceraso, Walter Raspa presidente Acli regionali, traccia un quadro dello stato d’animo della popolazione emiliana e delle attività in corso: RealAudioMP3


R. – Questa è una regione "sana", una regione che anche in questa occasione sa rispondere a queste tragedie. Abbiamo visto l’impegno delle istituzioni in prima fila, anche verso le imprese: sono stati fatti già degli accordi e dei protocolli di intesa con le aziende. Quindi si è mosso un po’ tutto l’apparato regionale. C’è, sì, il pericolo della crisi perché è chiaro che in questi giorni di non lavoro ci saranno delle crisi. Però abbiamo visto anche che verso queste imprese, verso queste fabbriche c’è tanta, tanta solidarietà. All’interno del mondo Acli si sono mosse subito tutte le presidenze regionali; addirittura anche dall’estero, dalla Svizzera … Come Acli abbiamo aperto un conto corrente dove tutto quello che sarà raccolto sarà devoluto per le parrocchie, per gli asili e per le famiglie degli operai morti. Inoltre, le Acli di Modena hanno attivato un accordo con la Coldiretti, una proposta per tutti i circoli Acli di acquistare un chilogrammo di quelle forme di formaggio che si sono rovinate.

D. – “E’ la solidarietà che ci costituisce come comunità”, ha detto il vostro presidente Andrea Olivero. Il 2 giugno, infatti, voi avete pensato proprio di trasformarlo in una giornata per la solidarietà …

R. – Sì. Crediamo che in questa giornata un po’ tutta l’Italia si debba riconoscere in questo ed esprimere tanta solidarietà, non solo a parole ma anche con i fatti, i gesti”.











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