Terremoto, mons. Cavina (Carpi): partire subito con la ricostruzione
E' un danno gravissimo
per la vita di queste comunità, perché la parrocchia rappresenta l’unico punto di
aggregazione da una punto di vista sociale. per mons. Francesco Cavina, vescovo di
Carpi da pochi mesi, con un passato presso la Segreteria di Stato Vaticana, "e'
necessario partire immediatamente per la ricostruzione, perché altrimenti, queste
comunità corrono veramente il rischio di smarrirsi". "Chiedo veramente che ci si affretti
nel mettere in opera la ricostruzione". "La Protezione civile, i Vigili del Fuoco
sono veramente encomiabili. Ho incontrato Vigili e membri della Protezione civile,
che non chiudevano occhio da tre giorni, medici dell’ospedale che hanno evacuato l’ospedale
di Carpi a rischio della propria vita". "Queste continue scosse iniziano veramente
a mettere a dura prova la resistenza fisica e psichica. Per cui avremo proprio bisogno
di vedere dei segni concreti". "L’idea, spiega mons. Cavina a 105 FM, che mi era
venuta per sostenere le nostre comunità parrocchiali è questa: se ci fossero parrocchie
in Italia che vogliono fare un gemellaggio con le nostre di Carpi come segno di solidarietà,
giovani che vengono qui per rianimare in nostri giovani -non subito ma una volta che
queste scosse saranno finite- sarebbe, per me un aiuto enorme perché aiuterebbe la
ricostruzione spirituale e morale delle persone, soprattutto dei giovani". "L’altro
aspetto è quello più materiale; anche un centesimo, offerto, può aiutarci nella ricostruzione,
perché è quello che dobbiamo iniziare a fare senza troppi ritardi e senza troppe burocrazie".
(di Luca Collodi)