Almeno 15 morti
solo nel modenese, migliaia di sfollati, chiese e case rase al suolo, paesi completamente
distrutti. L’Emilia Romagna è in difficoltà. Le scosse continuano a susseguirsi
con un ritmo costante: dal 20 maggio scorso fino ad oggi ne sono state registrate
oltre 800, compresa quella di martedì mattina di magnitudo 5.8, la più violenta di
tutte. Per fronteggiare l'emergenza sono in arrivo squadre di vigili del fuoco e volontari
da tutta Italia mentre la Caritas dell'Emilia Romagna ha attivato le proprie strutture
per allestire tendopoli, consegnare coperte e vestiario e preparare pasti caldi. Intanto,
anche Benedetto XVI ha fatto sapere di seguire con grande dolore e partecipazione
l’evolversi della drammatica situazione (di Federico Piana)