Il Rwanda smentisce di appoggiare la guerriglia congolese
Il governo del Rwanda ha smentito con una nota del Ministro degli Esteri, Louise Mushikiwabo,
le affermazioni contenute in un rapporto riservato delle Nazioni Unite sul reclutamento
di cittadini rwandesi da inviare in rinforzo al movimento di guerriglia M23 che opera
nel nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. L’M23 è descritto
come un movimento formato da soldati congolesi disertori. Secondo quanto riporta la
Bbc, che ha reso noto il rapporto, “le Nazioni Unite hanno interrogato 11 combattenti
che hanno abbandonato le loro posizioni nelle foreste tra la Rdc e il Rwanda. Il rapporto
descrive questi disertori come cittadini rwandesi reclutati in Rwanda con il pretesto
di unirsi all’esercito nazionale, compreso un minore” spiega l’emittente televisiva.
"Alcuni combattenti hanno detto che sono stati reclutati nel mese di febbraio", ha
detto la Bbc. Gli scontri tra le Forze armate congolesi (Fardc) e l’M23, costituitosi
ufficialmente il 6 maggio, sono concentrate nel territorio di Rutshuru, a nord di
Goma, e più precisamente in una zona circoscritta nei pressi del confine con il Rwanda
e l'Uganda. Le affermazioni del rapporto riservato dell’Onu hanno avuto ampia eco
sulla stampa congolese. “Classificato come riservato, il rapporto delle Nazioni Unite
ha portato alla luce, il gioco pericoloso del Rwanda si presenta come la principale
causa di insicurezza che regna costantemente nella parte orientale della Rdc. Questo
documento rafforza le conclusioni del rapporto Mapping sul saccheggio delle risorse
della Rdc, anche questo commissionato dalle Nazioni Unite” scrive il quotidiano “Le
Potentiel” di Kinshasa. (R.P.)