Bolivia: il cardinale Terrazas esorta a non farsi giustizia da sè
Il cardinale Julio Terrazas, arcivescovo di Santa Cruz, ha condannato con forza la
piaga della “giustizia fai da te”. "Ci fa veramente paura sapere quando viene linciata
una persona, come se fosse un valore il fatto che ogni comunità possa assumere la
legge nelle proprie mani, è orribile togliere la vita ad un altra persona e ciò che
è peggio ancora, se poi si dice che è stato un errore", ha detto il cardinale nell'omelia
di domenica scorsa, riferendosi all'esecuzione di due persone la scorsa settimana,
tra le quali un poliziotto nella città di Ventilla. In questo ultimo caso gli stessi
autori dell’omicidio hanno ammesso che la vittima è stata uccisa per errore, per vendicare
un torto che era stato commesso da un’altra persona. Nella zona da tempo la popolazione
tende a farsi giustizia da sé e non di rado a fare le spese della furia popolare sono
persone innocenti. Il cardinale ha inoltre lamentato la crescita di bande giovanili
in diverse città: diversi di questi gruppi sono costituiti da bambini che sfuggono
al controllo dei genitori o che occupano il tempo libero in modo sbagliato. "E' doloroso
vedere come aumentano le bande, è un fenomeno che da tempo avrebbe dovuto essere affrontato
da coloro che hanno una responsabilità verso la società. Ma piuttosto che contare
il numero delle bande, ciò che ci deve preoccupare in modo grave è che in questi gruppi
vi sono bambini, ragazzi e ragazze di età compresa tra 11 e 12 anni", ha affermato
il cardinale Terrazas. Secondo uno studio del locale Servizio di Politiche Sociali,
pervenuto all'agenzia Fides, vi sono in Bolivia 2 milioni 800 mila bambini che vivono
in una situazione di rischio, vittime di abusi, della povertà estrema e dell’abbandono
in strada. (R.P.)