Indagini in Vaticano. Padre Lombardi: nessun cardinale o donna indagati o sospettati
Proseguono in Vaticano le indagini sulla vicenda della diffusione di documenti riservati.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha affermato
che la commissione di cardinali istituita dal Papa per la questione continua i suoi
lavori nei tempi richiesti dal caso, senza lasciarsi condizionare dalla pressione
mediatica. Il portavoce vaticano ha smentito categoricamente la notizia diffusa da
organi di stampa secondo la quale sarebbero sospettati o indagati un cardinale o una
donna. Ha quindi affermato che l’aiutante di Camera del Papa, Paolo Gabriele, tuttora
agli arresti, ha incontrato la moglie e i suoi legali, e che ha assicurato che offrirà
la più ampia collaborazione per appurare la verità. Ha definito pure fantasie alcune
notizie apparse sui media, come il ritrovamento, nella casa di Gabriele, di casse
di documenti o apparecchiature fotografiche particolari. In questo contesto, ha esortato
i giornalisti ad evitare di diffondere notizie non fondate e motivate solo dal desiderio
di parlare della vicenda. Ha poi tenuto a precisare che la questione dello Ior è distinta
e separata da questo caso e che la sfiducia al presidente Gotti Tedeschi e l’arresto
di Gabriele hanno in comune solo il fatto che sono avvenuti in tempi ravvicinati.
Il Papa – ha detto padre Lombardi - è informato di tutto e non può che essere addolorato
ma resta sereno: in tutti – ha concluso - c'è l'impegno a cercare di ristabilire al
più presto possibile un clima di trasparenza, verità e fiducia.