Lunedì
28 maggio 2012 - Benedetto XVI sabato 19 maggio scorso incontrando i volontri
cristiani: "Il fedele laico si mette propriamente in gioco quando tocca uno o più
di questi ambiti e, nel servizio culturale, nell’azione solidale con chi è nel bisogno
e nel lavoro, si sforza di promuovere la dignità umana. Questi tre ambiti sono legati
da un comune denominatore: il dono di sé. L’impegno culturale, soprattutto quello
scolastico ed universitario, teso alla formazione delle future generazioni, non si
limita, infatti, alla trasmissione di nozioni tecniche e teoriche, ma implica il dono
di sé con la parola e con l’esempio. Il volontariato, risorsa insostituibile della
società, comporta non tanto il dare delle cose, ma il dare se stessi in aiuto concreto
verso i più bisognosi. Il lavoro infine non è solo strumento di profitto individuale,
ma momento in cui esprimere le proprie capacità spendendosi, con spirito di servizio,
nell’attività professionale, sia essa di tipo operaio, agricolo, scientifico o di
altro genere." Tra i temi di oggi le riflessioni sulla gratuità perduta del
filosofo tedesco Theodor Adorno, il riascolto dell'interv di Rosario a Italo
Moscati in occasione della nuova proiezione del film "Il Gigante" su Giovanni
Paolo II, e qualche lettura dal libro di Georg Ratzinger Mio fratello il papa
, ediz Piemme