Il Papa al Regina Caeli: San Giovanni d’Avila e Ildegarda di Bingen saranno Dottori
della Chiesa
Al Regina Caeli successivo alla Messa di Pentecoste, il Papa ha annunciato che il
prossimo 7 ottobre, San Giovanni d’Avila e Santa Ildegarda di Bingen saranno proclamati
Dottori della Chiesa universale. Nei saluti ai tanti fedeli radunati in Piazza San
Pietro, Benedetto XVI ha chiesto anche preghiere per l’Incontro Mondiale delle Famiglie,
che si apre a Milano mercoledì prossimo. Il servizio di Isabella Piro:
Due “grandi
testimoni della fede”: così Benedetto XVI definisce San Giovanni d’Avila e Santa Ildegarda
di Bingen, che il prossimo 7 ottobre saranno proclamati Dottori della Chiesa, proprio
a segnare l’inizio del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova evangelizzazione e l’avvio dell’Anno
della Fede, indetto per commemorare il 50.mo anniversario del Concilio Vaticano II.
Giovanni e Ildegarda vissero in epoche e ambienti culturali diversi, dice il Papa,
ma il loro esempio ed il loro insegnamento sono tuttora validi:
"Ildegarda
fu monaca benedettina nel cuore del Medioevo tedesco, autentica maestra di teologia
e profonda studiosa delle scienze naturali e della musica. Giovanni, sacerdote diocesano
negli anni del rinascimento spagnolo, partecipò al travaglio del rinnovamento culturale
e religioso della Chiesa e della compagine sociale agli albori della modernità. Ma
la santità della vita e la profondità della dottrina li rendono perennemente attuali:
la grazia dello Spirito Santo, infatti, li proiettò in quell’esperienza di penetrante
comprensione della rivelazione divina e di intelligente dialogo con il mondo che costituiscono
l’orizzonte permanente della vita e dell’azione della Chiesa".
Questi due
Santi e Dottori, continua il Papa, “appaiono di rilevante importanza e attualità”:
"Anche
ai nostri giorni, attraverso il loro insegnamento, lo Spirito del Signore risorto
continua a far risuonare la sua voce e ad illuminare il cammino che conduce a quella
Verità che sola può renderci liberi e dare senso pieno alla nostra vita".
Il
Santo Padre, poi, si sofferma sulla Solennità di Pentecoste e ricorda la forza dello
Spirito Santo:
"Lo Spirito Santo, irrompendo nella storia, ne sconfigge
l’aridità, apre i cuori alla speranza, stimola e favorisce in noi la maturazione interiore
nel rapporto con Dio e con il prossimo. Lo Spirito, che «ha parlato per mezzo dei
profeti», con i doni della sapienza e della scienza continua ad ispirare donne e uomini
che si impegnano nella ricerca della verità, proponendo vie originali di conoscenza
e di approfondimento del mistero di Dio, dell’uomo e del mondo".
Dopo il
Regina Caeli, nei saluti in varie lingue rivolti ai tantissimi fedeli presenti in
una Piazza San Pietro calda ed assolata, Benedetto XVI ricorda il grande Incontro
mondiale delle famiglie che si apre a Milano il 30 maggio e che accoglierà il Papa
stesso nei giorni successivi:
"Venerdì prossimo, 1° giugno, mi recherò a
Milano, dove avrà luogo il VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Invito tutti a seguire
questo evento e a pregare per la sua buona riuscita".
In particolare, nei
saluti in lingua ceca, il Papa sottolinea l’Anno giubilare dei Santi Cirillo e Metodio,
inaugurato in questi giorni a Roma, mentre in italiano il pensiero del Pontefice va
alla Polizia di Stato, a 160 anni dalla fondazione, e ai malati, nell’odierna Giornata
nazionale del sollievo per la promozione delle cure palliative:
"Rivolgo
un cordiale saluto (…) all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e alla Fondazione
“Gigi Ghirotti”, alle quali esprimo apprezzamento per l’impegno di dare sostegno e
speranza a tante persone nella sofferenza".