2012-05-27 14:12:36

Condanna unanime per il massacro di Hula. Damasco: attacco terrorista


Condanna unanime delle diplomazie di tutto il mondo per la strage di Hula, in Siria, in cui sono stati uccisi almeno 92 civili, fra i quali 32 bambini. Intanto prosegue lo scambio di accuse sulla matrice del massacro fra l’opposizione e il governo di Damasco, mentre sale l’attesa per l’arrivo in Siria, previsto per domani, dell'inviato speciale di Onu e Lega Araba, Kofi Annan. I disertori dell'Esercito siriano libero annunciano rappresaglie contro le forze armate regolari. Da parte sua, il presidente Usa Obama - secondo il New York Times - opterebbe per una soluzione tipo Yemen, con l'esilio di Assad. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Dopo il massacro di 92 civili nella città di Hula, causato anche da colpi di artiglieria pesante, si intensificano le pressioni di tutta la comunità internazionale sul presidente siriano Assad, affinché cessino le operazioni di repressione del dissenso. “Quelli che hanno perpetrato questa atrocità devono essere identificati e devono renderne conto” ha dichiarato il segretario di Stato americano Hillary Clinton. Il capo della diplomazia dell'Unione Europea, Catherine Ashton, ha puntato il dito contro governo di Damasco, parlando di “atto odioso commesso dal regime”, al quale ha poi chiesto l’immediata messa in atto del piano di pace in sei punti dell'inviato speciale dell'Onu, Kofi Annan. Il Kuwait, presidente di turno della Lega Araba, ha annunciato l'intenzione di convocare una riunione urgente dell'Organizzazione, mentre il segretario permanente Nabil al Arabi ha chiesto un intervento del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Dal canto suo il governo siriano nega ogni responsabilità nella strage, afferma che si tratta di un “massacro terrorista contro la popolazione”, e annuncia la costituzione di una commissione d'inchiesta che pubblicherà i risultati in tre giorni. Intanto per domani è atteso l’arrivo in Siria dell’inviato speciale di Onu e Lega Araba, Kofi Annan. Il piano messo a punto dall’ex segretario dell’Onu ora è messo in discussione anche dai militari disertori e dall’opposizione che chiedono un intervento diretto alle Nazioni Unite e dei “Paesi Amici” affinché lancino “raid aerei” contro le forze del presidente Assad.







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