Rinnovare l'anima delle istituzioni, una casa poggiata su Cristo non cede alle tempeste:
così il Papa a RnS
Un appello a non cedere alla mediocrità e a rinnovare l’anima delle istituzioni nella
consapevolezza che una casa poggiata su Cristo non cade quando infuria la tempesta.
Lo ha rivolto il Papa ieri mattina nell’udienza in Piazza San Pietro alle circa 40mila
persone appartenenti al Rinnovamento nello Spirito Santo in occasione dei 40 anni
dalla nascita del movimento in Italia. L’incontro è stato preceduto dalla Messa celebrata
dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Il servizio di Paolo Ondarza:
Non
cedete alla mediocrità, guardate verso il cielo. Coltivate nell’animo desideri alti
e generosi. Fate vostri i pensieri di Gesù, il mondo ha bisogno di preghiera. Sono
alcuni dei passaggi del discorso rivolto dal Papa al Rinnovamento nello Spirito Santo:
“Non cedete alla tentazione della mediocrità e dell’abitudine! Coltivate
nell’animo desideri alti e generosi! Fate vostri i pensieri, i sentimenti, le azioni
di Gesù! Sì, il Signore chiama ciascuno di voi ad essere collaboratore infaticabile
del suo disegno di salvezza, che cambia i cuori; ha bisogno anche di voi per fare
delle vostre famiglie, delle vostre comunità e delle vostre città, luoghi di amore
e di speranza”.
Guardando alla società attuale caratterizzata da precarietà,
insicurezza, mancanza di validi punti di riferimento, il Papa ha richiamato l’importanza
di costruire l’edificio della vita e il complesso delle relazioni sociali sulla roccia
stabile della Parola di Dio, lasciandoci guidare dal Magistero della Chiesa. “Il Signore
è con noi”, ha detto:
“Si comprende sempre più il valore determinante dell’affermazione
di Gesù: «Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a
un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono
i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché
era fondata sulla roccia»”
Per l’edificazione della città terrena occorre
crescere nella fiducia in Dio , diventare adulti nella fede:
“Adulto, secondo
il Vangelo, non è colui che non è sottoposto a nessuno e non ha bisogno di nessuno.
Adulto, cioè maturo e responsabile, può essere solo colui che si fa piccolo, umile
e servo davanti a Dio. È necessario, perciò, formare le coscienze alla luce della
Parola di Dio, da cui trae senso e spinta ogni progetto ecclesiale e umano, anche
per quanto concerne l’edificazione della città terrena (cfr Sal
127,1). Occorre rinnovare l’anima delle istituzioni e fecondare la storia con semi
di vita nuova”.
Fondamentale dunque una convinta, sincera e credibile testimonianza
di fede, strettamente unita all’impegno della carità. Attraverso la carità persone
indifferenti al Vangelo si avvicinano alla verità lo dimostrano le tante iniziative
del Rinnovamento in favore di disagiati ed emarginati, così come le molteplici iniziative
- anc’esse ricordate dal Papa - legate alla nuova evangelizzazione. Un apostolato
che negli anni – ha constatato il Santo Padre – ha aiutato molte persone a convertirsi
ed essere risanate in profondità dall’amore di Dio, numerose famiglie a superare
momenti di crisi, tanti giovani a rispondere generosamente alla vocazione al sacerdozio
o alla vita consacrata. A tutti Benedetto XVI ha chiesto di continuare a testimoniare
la bellezza di essere discepoli di Gesù:
“Non stancatevi di rivolgervi verso
il Cielo: il mondo ha bisogno di preghiera. Servono uomini e donne che sentano l’attrazione
del Cielo nella loro vita, che facciano della lode al Signore uno stile di vita nuova.
E siate cristiani gioiosi!”
“Grazie Santo Padre siamo tutti con te”: una
frase scritta su un grande striscione portato in piazza riassume il calore, l’affetto
e la vicinanza manifestati al Successore di Pietro dagli oltre 40mila fedeli in piazza
e, per tutti loro, dal presidente italiano del Rinnovamento nello Spirito Salvatore
Martinez:
“Santo Padre, rinnoviamo la promessa di non lasciarVi solo,
mai! Alzeremo ancora di più le nostre mani al Cielo, come 'muro di fuoco
della preghiera', per difendere il vostro ministero, le nostre Chiese,
il destino di Cristo tra gli uomini”.
L’incontro con il Papa è stato preceduto
dalla Messa celebrata in Piazza San Pietro dal presidente della Cei, cardinale Angelo
Bagnasco, che ha esortato il Rinnovamento a rimanere fedele alla missione dell’evangelizzazione,
a proclamare la Buona Notizia del Vangelo senza timidezza:
“Non dobbiamo
essere cristiani timidi. Consapevoli del dono ricevuto, dobbiamo parlare di Gesù e
della Chiesa con franchezza e senza impedimenti. Siate sempre fedeli a questa missione,
che è la natura stessa della Chiesa, e che deve tormentare il cuore di ogni discepolo
del Signore.”
Un appello, quello del presidente dei vescovi italiani, a
“non associarsi alle opionioni dominanti, ai pregiudizi nei confronti della fede della
Chiesa, l’enfasi sulle fragilità umane, l’accusa di non essere al passo della storia”,
a non cedere ad una “cultura che vorrebbe ridefinire l’uomo e la famiglia”.