L'Egitto verso il ballottaggio per scegliere tra Morsi e Shafiq
Chiuse ieri sera alle 21 le operazioni di voto per le elezioni presidenziali, in Egitto
si andrebbe verso un ballottaggio tra il candidato dei Fratelli Musulmani, Mohammed
Morsi, e l'ex premier di Hosni Mubarak, Ahmad Shafiq. A sostenerlo è la formazione
islamica, dopo lo scrutinio del 90 per cento dei voti. I risultati ufficiali sono
previsti però solo per domenica, mentre il secondo turno è fissato per il 16 e 17
giugno. Adriana Masotti:
Il candidato
dei Fratelli musulmani, Mohamed Morsi, sarebbe arrivato primo alle elezioni presidenziali
ma andrà al ballottaggio con l'ex premier di Hosni Mubarak, Ahmad Shafik. Secondo
gli ultimi dati ufficiosi riportati da vari siti, Morsi avrebbe ottenuto 5 milioni
e 400 mila voti, Shafiq 5 milioni e 300 mila. La notizia è stata accolto con ottimismo
dalla squadra di Shafiq: "Il nostro candidato parteciperà al ballottaggio. E' il più
trasparente e il più onesto". L'affluenza del primo turno delle presidenziali è stata
scarsa: attorno al 50%. Pochi i giovani. Prima ancora dei risultati ufficiali, il
segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si è già congratulata con l'Egitto
per le "storiche" elezioni e dicendosi pronta a lavorare con il nuovo governo. ''Un
voto storico'': il commento del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon,
“una pietra miliare nella transizione democratica del Paese. Sulla stessa linea, l'Alto
rappresentante UE per la politica estera, Catherine Ashton che dice: "Per la prima
volta nella storia il popolo egiziano ha avuto l'opportunità di scegliere il proprio
presidente in un vero processo elettorale". Con l’elezione del nuovo capo di stato
il Paese arabo chiuderà la fase del governo militare: il Consiglio supremo delle Forze
armate ha promesso che entro la fine di giugno l’Egitto avrà un governo civile, ma
c’è chi teme che così non sarà, tra questi soprattutto i giovani che innescarono la
rivoluzione che portò alla caduta di Mubarak.