2012-05-25 16:26:53

Giornata dei minori scomparsi, Ernesto Caffo: si rafforzi il sistema di allerta europeo


“Bambini e adolescenti scomparsi: strategie di intervento in una prospettiva europea”. E’ il tema dell’incontro, tenutosi stamani a Roma nella sede del Senato della Repubblica italiana, in occasione dell’odierna Giornata internazionale dei minori scomparsi. Solo in Italia, quelli scomparsi e ancora da rintracciare, dal primo gennaio del 1974 al 31 dicembre 2011 sono 10.319, di cui 8.632 stranieri. Sulle strategie di intervento a livello europeo, Amedeo Lomonaco ha intervistato il prof. Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro: RealAudioMP3

R. – L’Europa si è impegnata, fortemente, nel rendere sempre più efficace una rete di intervento sia con numeri unici – c’è il numero 116000 - sia con la creazione dell’allerta europea che manca ancora in molti Paesi, compreso l’Italia, nella una parte operativa. Uno degli elementi cruciali è proprio l’intervento immediato. Da una parte i media, dall’altra le istituzioni, devono essere subito pronti a segnalare la situazione di scomparsa. C’è ancora il problema di collaborazione tra i Paesi europei, ad esempio sui bambini non accompagnati, che passano da un Paese all’altro. In questo caso, l’accordo con le Ferrovie di tutti i Paesi europei ci permette di avere un controllo anche sui mezzi di spostamento. Un elemento cruciale è quello di creare sempre più team tra diversi Paesi di investigatori preparati che cerchino di essere molto, molto veloci nell’operare su questo settore.

D. – In Italia, solo nel 2011, si sono perse le tracce di oltre 1100 minori. Il quadro normativo italiano presenta delle criticità o è idoneo per far fronte ad ognuna di queste emergenze?

R. - Diciamo che l’impianto legislativo è funzionante. Quello che manca è l’azione concreta, perché ci sono lentezze, tempi di latenza degli organi investigativi troppo lunghi, talvolta di 24 - 48 ore, quando invece sappiamo che l’intervento deve essere immediato. Deve esserci un maggiore coordinamento tra magistratura e forze di polizia. Molto va fatto sul piano operativo e concreto di procedure di intervento.

D. – Durante il convegno, è stata anche presentata la pubblicazione di Telefono Azzurro “Quando un figlio scompare. Guida per le famiglie 2012”. Cosa devono fare le famiglie quando scompare un minore?

R. – La collaborazione tra polizia, magistratura e società civile è fondamentale. Devo dire che in questo senso ci aiuta anche molto il lavoro con la rete ed è il motivo per cui la Polizia delle Comunicazioni resta anche in questo caso un elemento centrale di intervento e di supporto alle indagini sul territorio.

D. - A proposito di rete, sono diverse le azioni per contrastare questo preoccupante fenomeno; tra queste, è degna di nota anche la collaborazione tra ‘Telefono Azzurro’ e Google…

R. – Google rappresenta una grande opportunità per noi per raccogliere informazioni. Dati che vengono ovviamente aggiunti progressivamente da tutti coloro che danno informazioni sulla scomparsa sia in Italia sia all’estero. Questo motore, che noi abbiamo ricevuto da Google, in realtà serve tutta l’Europa e serve anche per raccogliere dati ovviamente aperti della Polizia, dei Carabinieri, oltre che naturalmente di trasmissioni televisive, ma anche di altre agenzie che possano, in qualche modo, fornire dati. Informazioni che poi sono utili a tutti per ritrovare elementi fruttuosi per le indagini legate alla scomparsa di un bambino o di un adolescente.








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