2012-05-24 12:50:52

Intervento della prof.ssa Glendon: negli Usa violata la libertà religiosa


“Una flagrante violazione della libertà religiosa”: così, in un articolo pubblicato sul Wall Street Journal, la prof.ssa Mary Ann Glendon interviene sulla riforma sanitaria voluta dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. In particolare, il presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali fa riferimento ad una norma di legge che renderebbe obbligatorio, anche per gli organismi cattolici, il pagamento di eventuali spese per contraccettivi, aborti e sterilizzazioni dei propri dipendenti. “L’obiettivo principale di tale norma – scrive la Glendon – non è tutelare la salute delle donne; si tratta, piuttosto, del tentativo di coscrivere le organizzazioni religiose nell’agenda politica”. Quindi, il presidente dell'Accademia pontificia ribadisce che, contrariamente alle insinuazioni dei mass media, la preoccupazione riguardo a tale questione non è solo di “una minoranza cattolica”, bensì “di tutte le fedi”, perché “è in gioco la missione di tutte le Chiese, compresa quella cattolica, di fornire servizi sociali, come la sanità e l’istruzione, a tutti, senza distinzione di credo, e di farlo senza compromettere le proprie convinzioni”. Non solo: “Ad un livello più profondo – continua la Glendon – si sta assistendo ad un attacco contro quelle istituzioni della società civile che rappresentano ammortizzatori importanti tra i cittadini e uno Stato plenipotenziario”.
Se, infatti - ribadisce l'ex ambasciatrice Usa presso la Santa Sede - le strutture religiose che forniscono educazione, assistenza medica e servizi sociali vengono “costrette a diventare strumenti di amministrazione politica, il governo finisce per consolidare un monopolio su tali servizi essenziali”. E ciò significa tentare di “ridurre la religione ad un’attività privata”. Riferendosi, poi, alla causa intentata da 43 organismi cattolici contro il governo di Washington, per tentare di fermare l’entrata in vigore della norma di legge in questione, la prof.ssa Glendon scrive: “In tutto il Paese, cattolici e non cattolici stanno chiedendo ai giudici di respingere un assalto senza precedenti alla capacità del singolo e dei gruppi religiosi di praticare la propria fede, senza essere costretti a violare le personali e più profonde convinzioni morali”. E conclude: “Se la norma non verrà cambiata, essa farà decadere la libertà religiosa dal suo posto preminente tra le libertà più amate da tutto il Paese”. (A cura di Isabella Piro)







All the contents on this site are copyrighted ©.