Draghi: uno spreco i giovani senza lavoro. E Confindustria chiede più riforme
In Italia “la debolezza degli ammortizzatori sociali si accompagna con una protezione
elevata del posto di lavoro”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi durante
la lezione all’Università di Roma per ricordare l'economista Federico Caffé. Stamattina
il neo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi aveva giudicato “non convincente”
la riforma del mercato del lavoro. Alessandro Guarasci
L’economia
italiana ha ancora troppe anomalie rispetto al resto d’Europa. Ad esempio, l’elevato
tasso di disoccupazione giovanile, un fattore che il presidente della Bce Draghi definisce
“uno spreco” che riduce la crescita. Ed ancora: il mercato del lavoro troppo rigido,
gli ammortizzatori sociali non adeguati. Fatto sta che, per Draghi “Crescita ed equità
sono strettamente connesse: senza crescita prendono forza le tentazioni a rinchiudersi
nel proprio particolare Senza equità, l'economia si frantuma in una moltitudine di
gruppi di interesse”. Dunque bisogna proseguire con le riforme:
“Lo straordinario
progresso compiuto da tutti i governi dell’euro sul fronte del consolidamento fiscale;
ma superata l’emergenza, occorre che questo si riqualifichi con una diminuzione della
spesa corrente e del prelievo fiscale”.
Sui giovani, risponde il premier
Monti che assicura: stiamo impostando una riforma perche' cio' che fa bene ai giovani
fa bene al paese. E anche il neo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, nella
sua prima assemblea, chiede di cambiare:
“Riforma della pubblica amministrazione
e semplificazione normativa con risultati concreti; pagamenti della pubblica amministrazione;
tagli alla spesa pubblica per rendere possibile una riduzione della pressione fiscale
e un rilancio dei consumi interni; credito alle imprese”.
Squinzi si rivolge
alla Marcegaglia: "Cara Emma i tempi della tua presidenza sono stati molto duri, ma
tu sai bene che i miei lo saranno ancora di più".