Nepal: le donne chiedono la fine delle molestie sessuali
In Nepal le molestie sessuali sono all’ordine del giorno per le donne, particolare
nelle zone urbane. Sebbene non ci siano dati precisi, gli attivisti sostengono che
il fenomeno sia in aumento e che occorre intervenire al più presto. Nel Paese asiatico,
di tipo patriarcale, 30 milioni di abitanti, non esiste una legge che tuteli i diritti
delle donne né le protegga, inoltre le disparità di genere sono tradizionalmente molto
rigide e le iniziative per i diritti femminili molto limitate. Nel mese di aprile,
circa 500 donne hanno marciato per le strade del centro di Kathmandu per promuovere
i loro diritti, con l’obiettivo, reso noto in un documento, di sensibilizzare i giovani
e tutte le altre persone su questo grave problema. Nel documento - ripreso dall'agenzia
Fides - riferiscono di molestie verbali, stupri, violenze e botte, e fanno appello
alle poche leggi che le tutelano, come il Nepal Public Offences and Penalties Act
of 1970, secondo il quale costituisce violenza qualsiasi azione di natura sessuale,
verbale o fisica. La pena prevista è di US $120 di multa più, qualche volta, il carcere
ma la legge viene raramente applicata. Un nuovo decreto, proposto nel 2012, è in attesa
di essere discusso: prevede 3 mesi di carcere e una multa di circa $300 per le molestie
sul lavoro. Molti legislatori del Paese himalayano sostengono che la colpa della crescita
del fenomeno sia dovuta principalmente alle donne e al loro modo di vestirsi. (R.P.)