2012-05-22 13:50:58

Stati Uniti: azione legale dei cattolici per difendere la libertà religiosa sotto attacco


I cattolici statunitensi hanno avviato un’azione legale in difesa della libertà religiosa contro una parte della riforma sanitaria voluta dal presidente Barak Obama. Più di una quarantina di organizzazioni ed enti cattolici, tra cui l’arcidiocesi di New York, hanno infatti intentato una causa federale contro l’entrata in vigore di una norma che impone loro di pagare anticoncezionali o interventi abortivi ai propri dipendenti. Il servizio è di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

I cattolici statunitensi sono da tempo impegnati in una strenua battaglia politica ed etica in difesa della libertà religiosa e della libertà di coscienza. Un impegno che ieri ha spinto quarantatrè organismi cattolici – tra cui diocesi, scuole, ospedali, enti assistenziali e organizzazioni – ad intentare una causa contro il governo di Washington per fermare l’entrata in vigore di una norma di legge che li costringerebbe a pagare - fosse anche indirettamente - le eventuali spese di contraccettivi, aborti e sterilizzazioni dei propri dipendenti. Il provvedimento, infatti, è contenuto nel pacchetto di riforma sanitaria fortemente voluta dal presidente Obama e riguarda l’obbligo per i datori di lavoro a fornire ai propri dipendenti un’assicurazione medica che comprenda anche la copertura per interventi contrari ai valori della Chiesa. I ricorrenti – tra i quali figura anche l’arcidiocesi di New York, guidata dal cardinale Timothy Dolan - sostengono che la loro opposizione non mira ad imporre il proprio credo religioso su una società laica, ma più semplicemente ad evitare di dover subire misure che attraverso un’imposizione di legge limiterebbero la libertà religiosa. Parole che ricalcano quelle già espresse dal cardinale Dolan in una lunga lettera ai vescovi statunitensi, in cui li esortava all’unità “di fronte ad intrusioni senza precedenti e ad attacchi contro la libertà religiosa da parte del Department of Healt and Human Services. “Non è una battaglia solo cattolica” ha sottolineato il porporato. Il nodo di questo duro confronto con l’amministrazione Obama è l’obbligatorietà dell’assistenza alle pratiche abortive e anticoncezionali, senza considerare alcuno spazio per la libertà di coscienza. Così facendo, hanno sottolineato anche in passato i vescovi americani, il governo federale imporrebbe, infatti, alla Chiesa, ai suoi fedeli ed alle sue istituzioni di agire contro i propri principi.







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