2012-05-22 16:58:51

Sisma in Emilia: dichiarato lo stato di emergenza, stanziati 50 milioni


Il Consiglio dei ministri, presieduto dal premier Mario Monti, ha proclamato lo stato di emergenza nelle aree dell’Emilia colpite dal terremoto, fissandone la durata a 60 giorni. La competenza a coordinare gli interventi è stata attribuita al capo del dipartimento della Protezione civile. Per far fronte alle spese, derivanti dal sisma, sono stati stanziati 50 milioni di euro senza ricorrere all’aumento delle accise. Il servizio di Amedeo Lomonaco: RealAudioMP3

Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova colpiti dal sisma di domenica scorsa. Per far fronte allo stato di emergenza, verranno utilizzati 50 milioni di euro del Fondo nazionale per la Protezione Civile. Le risorse stanziate - si legge in una nota di Palazzo Chigi - “serviranno a coprire tutte le spese per i soccorsi, l’assistenza e la messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti”. Non è stato pertanto necessario “procedere ad alcun aumento delle accise”. Il governo ha inoltre iniziato l’esame di un intervento che consenta ai comuni colpiti un allentamento del patto di stabilità interno. Il presidente del Consiglio Mario Monti, che stamani ha visitato le aree colpite dal sisma, ha anche annunciato “il suo proposito di rinviare il pagamento dell’Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili”. In Emilia, intanto, la terra continua a tremare: nel pomeriggio è stata avvertita una nuova scossa di magnitudo 3.3. Il bilancio del terremoto di domenica è di 7 morti, almeno 50 feriti e oltre 5300 sfollati. Notevoli i danni per il patrimonio culturale e per l’economia. Solo nel settore agroalimentare, secondo la Coldiretti, le perdite ammontano ad oltre 200 milioni di euro.


La solidarietà e la voglia di riprendersi è forte tra gli emiliani, ma la lunghezza dei tempi scoraggia. Sentiamo la testimonianza di Alfredo Santini, presidente dell'Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid) di Ferrara. L’intervista è di Gabriella Ceraso: RealAudioMP3

R. - Il grosso è successo a Sant’Agostino. La ceramica di Sant’Agostino è una grande realtà: ci sono stati anche dei morti nel capannone e lì praticamente l’azienda è ferma… Ma sono parecchie le aziende che sono rimaste bloccate da questa situazione. Stiamo parlando di migliaia di posti di lavoro che adesso sono in pericolo e questo in una situazione come la nostra, in cui già tra cassaintegrati e altro eravamo arrivati a livelli a molto alti… Aggiungiamo a questo anche il fatto che c’è tutta la struttura pubblica che ha avuto danni.

D. - La Coldiretti ha chiesto una moratoria fiscale e previdenziale, a partire dall’Imu, per le aziende dei territori interessati dal sisma: anche voi farete qualche richiesta?

R. - Quella sicuramente. Chiederemo anche delle agevolazioni perché molti hanno anche le disponibilità per rimettersi in moto, ma è chiaro che hanno bisogno di agevolazioni. Questo lo stiamo chiedendo tutti. Non solo, le banche stanno già partendo con delle disponibilità finanziarie e delle aperture di credito oltre il dovuto.

D. - Dottor Santini, il premier Monti ha notato una sintonia e una collaborazione tra le vostre diverse strutture in tutta la regione...

R. – E’ molto, molto forte, al di là delle opinioni politiche. La solidarietà è al massimo - e quando dico al massimo intendo sul piano economico - per quanto riguarda le associazioni di volontariato, che si muovono tutte, sia quelle laiche che quelle cattoliche, in grande sintonia fra di loro. Quindi le condizioni umane per poter riprendere ci sono tutte, ma i tempi saranno lunghi….








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