Mons. Crociata sugli abusi: massima collaborazione della Chiesa con le autorità civili
All’indomani della prolusione del cardinale Bagnasco all’assemblea generale della
Cei, il segretario generale, mons. Mariano Crociata, ha tenuto una conferenza stampa
nell’Aula Paolo VI in Vaticano. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Massima
collaborazione dei vescovi con le autorità civili per i casi di abusi sessuali su
minori da parte di chierici. E’ il fulcro delle linee-guida presentate questa mattina
dal segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, alla fine della prima giornata
dell’assemblea dei vescovi italiani, in corso in Vaticano. Mons. Crociata ha detto
che da parte di tutti i vescovi c’è uno sforzo collettivo per lottare contro questa
piaga, mettendo in condizione i responsabili di non nuocere più e accompagnando al
recupero le vittime. Le linee guida affermano che “il vescovo, non rivestendo la qualifica
di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico
di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito
a fatti illeciti”. Dal 2000 al 2011 sono stati segnalati 135 casi e mons. Crociata
ha sottolineato che i sacerdoti che si sono macchiati di questi crimini comunque non
torneranno alla pastorale ordinaria, dunque non saranno più a contatto con i ragazzi.
Massima attenzione, poi, alla politica affinché ci sia uno sforzo collettivo per uscire
più velocemente dalla crisi. “Il momento che il Paese sta attraversando va affrontato
con responsabilità e speranza”, ha detto mons. Crociata. Difesa, poi, della domenica,
affinché sia dedicata alla famiglia e non al lavoro. Sul terrorismo, secondo mons.
Crociata, serve condannare questi atti di violenza ma bisogna lavorare affinché ci
sia un abbassamento del clima della tensione. La Chiesa italiana nei prossimi giorni
presenterà alcune iniziative di sostegno alle fasce più deboli della popolazione.
Ricordiamo che il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo
Bagnasco, aprendo i lavori dell’assemblea aveva detto che per l’Italia non servono
né ricette minimali, né precipitose. Il cardinale Bagnasco aveva anche invitato i
partiti a completare le riforme “già impostate“ contro la crisi economica con il massimo
dell'equità e del consenso possibile“.