Cascia celebra Santa Rita e tre donne che ne hanno imitato le virtù
La cittadina di Cascia, in Umbria, celebra oggi la sua patrona Santa Rita, monaca
agostiniana, vissuta fra il XIV e XV secolo. Morta il 22 maggio del 1457, all’età
di 76 anni, è nota come “santa dei casi impossibili”, a lei infatti viene chiesta
l’intercessione in circostanze particolarmente difficili. Stamattina, nella basilica
a lei dedicata, dove si conservano le sue reliquie, è stato celebrato il solenne pontificale
al quale sono seguite la benedizione delle rose – i fiori che simboleggiano la taumaturga
e la sua esperienza di vita – e la supplica. Ieri sera la suggestiva fiaccolata con
l’arrivo della delegazione di Santa Cruz, la città gemellata quest’anno con Cascia.
Nel pomeriggio, invece, al termine della celebrazione del transito, si è svolta nella
basilica la consegna del Riconoscimento internazionale Santa Rita, la pergamena conferita
ogni anno a tre donne portatrici del messaggio ritiano nel mondo: spose, madri, vedove,
consacrate o laiche che come Santa Rita hanno sposato la causa della giustizia, della
pace, del perdono, della solidarietà, della famiglia dell’infanzia, dei poveri. Le
“Rite” di oggi sono Carolina Porcaro, madre di un diciassettenne ucciso da un coetaneo;
Nicoletta Bernardi, esempio di donna mite che ha saputo affrontare con serenità problemi
e situazioni critiche; Anna Maria Landini, che ha reso le difficoltà della sua vita
il motore di innumerevoli attività caritative. Il Riconoscimento vuole rilanciare,
in particolare in questo tempo di crisi etica dell’uomo, il messaggio 'ritiano' dell’umiltà
cristiana, della speranza, della gioia, del perdono e della pace. Le celebrazioni
'ritiane' si concludono questo pomeriggio, alle 18, con una liturgia eucaristica.
(T.C.)