Angola: continuano violenze e torture contro le donne immigrate
Sono tante le donne e le giovani clandestine in Africa, spesso detenute insieme con
i propri figli prima di essere deportate, a subire abusi sessuali, compresi violenze
di massa, sfruttamento sessuale e obbligo di assistere agli abusi commessi contro
altre donne. Il rapporto “Se rientrano li ammazziamo: Violenza sessuale e altri abusi
contro i migranti congolesi nel corso delle espulsioni dall’Angola”, appena reso noto
dall’organizzazione umanitaria Human Rights Watch (Hrw), denuncia le violenze attuate
dalle Forze di sicurezza dell’Angola contro gli immigrati congolesi. Si tratta di
pratiche abituali nel corso delle retate portate a termine per identificare i migranti
senza documenti di riconoscimento. La maggior parte di questi - riporta l'agenzia
Fides - arrivano in Angola per lavorare nelle miniere di diamanti o in semplici mercatini.
Dal 2003 quasi ogni anno sono stati espulsi dal Paese immigrati irregolari. Nel 2011,
secondo le stime delle Nazioni Unite, sono stati 100.000. Gli abusi e le torture più
gravi sono stati registrati nelle carceri. (R.P.)