Africa australe: per le prossime elezioni i vescovi invocano più democrazia
Nei prossimi mesi diversi Paesi dell’Africa meridionale, tra i quali l’Angola, lo
Zimbabwe e il Madagascar, andranno alle urne. In vista di questa importante tornata
elettorale, l’ Assemblea interregionale dei vescovi dell'Africa del Sud (Imbisa),
che raggruppa le Conferenze episcopali di Angola e Sao Tomé, Botswana, Sudafrica e
Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia e Zimbabwe, ha diffuso una nota per chiedere
ai governi di questi Paesi di garantire processi elettorali pacifici e alla Comunità
di sviluppo dell'Africa australe (Sadc) di controllare la regolarità del voto. A muovere
i presuli è la preoccupazione del ripetersi delle violenze, del clima di insicurezza
e intimidazione che hanno purtroppo segnato la storia delle elezioni in tanti Paesi
dell’Africa post-coloniale ostacolandone la democratizzazione. Solo una maggiore democrazia,
sottolinea la nota, “può aiutare le nostre società a difendere e a promuovere la
dignità di tutte le persone e a realizzare i valori e i principi della Dottrina sociale
della Chiesa”. I vescovi rilevano che nei Paesi dell’Africa australe i processi elettorali
sono lontani dal garantire pienamente “le vite e la dignità di ogni persona”. Né tantomeno
– aggiungono – questi processi vengono condotti “nello spirito del bene comune, di
fraterna solidarietà e con un’opzione preferenziale per chi è impoverito ed emarginato
dai nostri sistemi politici, economici e sociali”. Per i vescovi dell’Imbisa c’è ampio
spazio per migliorare, a condizione che le società dell’Africa australe lavorino
“per eliminare la violenza politica, l'emarginazione economica e la mancanza di rispetto
culturale delle persone”. La nota ricorda in proposito il forte appello rivolto dal
secondo Sinodo per l'Africa ai governi africani perché promuovano la sicurezza della
vita e della proprietà, la cui mancanza è all’origine dell’emigrazione e della fuga
di cervelli dai Paesi africani che a sua volta alimentano in un circolo vizioso la
loro povertà. L’Imbisa, da parte sua, ribadisce l’impegno a sostenere attivamente
questo processo di democratizzazione dei Paesi dell’Africa meridionale, nella convinzione
che “la Chiesa possa contribuire con i suoi valori” a consolidare e a migliorare i
processi elettorali democratici nella regione. A questo scopo essa si rivolge in particolare
ai media affinché “aiutino i cittadini ad informarsi sulle realtà sociali e politiche
e li incoraggino a partecipare alla vita democratica dei propri Paesi”. La nota conclude
quindi con una appello ai fedeli “a pregare per la giustizia, la pace e la promozione
di una cultura democratica nella regione”. (L.Z.)