2012-05-22 14:18:43

Africa australe: per le prossime elezioni i vescovi invocano più democrazia


Nei prossimi mesi diversi Paesi dell’Africa meridionale, tra i quali l’Angola, lo Zimbabwe e il Madagascar, andranno alle urne. In vista di questa importante tornata elettorale, l’ Assemblea interregionale dei vescovi dell'Africa del Sud (Imbisa), che raggruppa le Conferenze episcopali di Angola e Sao Tomé, Botswana, Sudafrica e Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia e Zimbabwe, ha diffuso una nota per chiedere ai governi di questi Paesi di garantire processi elettorali pacifici e alla Comunità di sviluppo dell'Africa australe (Sadc) di controllare la regolarità del voto. A muovere i presuli è la preoccupazione del ripetersi delle violenze, del clima di insicurezza e intimidazione che hanno purtroppo segnato la storia delle elezioni in tanti Paesi dell’Africa post-coloniale ostacolandone la democratizzazione. Solo una maggiore democrazia, sottolinea la nota, “può aiutare le nostre società a difendere e a promuovere la dignità di tutte le persone e a realizzare i valori e i principi della Dottrina sociale della Chiesa”. I vescovi rilevano che nei Paesi dell’Africa australe i processi elettorali sono lontani dal garantire pienamente “le vite e la dignità di ogni persona”. Né tantomeno – aggiungono – questi processi vengono condotti “nello spirito del bene comune, di fraterna solidarietà e con un’opzione preferenziale per chi è impoverito ed emarginato dai nostri sistemi politici, economici e sociali”. Per i vescovi dell’Imbisa c’è ampio spazio per migliorare, a condizione che le società dell’Africa australe lavorino “per eliminare la violenza politica, l'emarginazione economica e la mancanza di rispetto culturale delle persone”. La nota ricorda in proposito il forte appello rivolto dal secondo Sinodo per l'Africa ai governi africani perché promuovano la sicurezza della vita e della proprietà, la cui mancanza è all’origine dell’emigrazione e della fuga di cervelli dai Paesi africani che a sua volta alimentano in un circolo vizioso la loro povertà. L’Imbisa, da parte sua, ribadisce l’impegno a sostenere attivamente questo processo di democratizzazione dei Paesi dell’Africa meridionale, nella convinzione che “la Chiesa possa contribuire con i suoi valori” a consolidare e a migliorare i processi elettorali democratici nella regione. A questo scopo essa si rivolge in particolare ai media affinché “aiutino i cittadini ad informarsi sulle realtà sociali e politiche e li incoraggino a partecipare alla vita democratica dei propri Paesi”. La nota conclude quindi con una appello ai fedeli “a pregare per la giustizia, la pace e la promozione di una cultura democratica nella regione”. (L.Z.)







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