Mali: sarà il presidente Traoré a guidare un anno di transizione
Dioncounda Traoré continuerà a guidare lo Stato del Mali anche oltre la scadenza costituzionale
di 40 giorni che termina domani. Come riporta l’agenzia Fides, l’ex presidente del
Parlamento che era divenuto Presidente ad interim con gli accordi del 12 aprile, rimarrà
in carica per un periodo di transizione fissato in 12 mesi. La decisione, dopo il
colpo di Stato di marzo che aveva rovesciato il presidente Amadou Toumani Touré, è
arrivata dall’accordo raggiunto a Bamako tra i militari golpisti e i mediatori della
Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas-Cedeao). L’accordo
deve però essere accettato dai partiti maliani. “Oggi e domani un gruppo di partiti
e di associazioni della società civile sono riuniti per decidere se accettare l’accordo
raggiunto dalla Cedeao con la giunta militare” riferisce don Edmond Dembele, segretario
della Conferenza episcopale del Paese. L’intesa firmata ieri sembra concedere infatti
diversi benefici ai militari golpisti che hanno già ottenuto una legge di amnistia,
votata tre giorni fa dall’Assemblea Nazionale. “Il capo della Giunta militare, Amadou
Sanogo, ha ottenuto lo status di ex Capo dello Stato, con tutti i benefici del rango”
aggiunge don Dembele. Per quanto riguarda il Nord del Paese, controllato da una serie
di gruppi armati, egli afferma che “è ormai operativo un corridoio umanitario per
l’invio di derrate alimentari e medicinali alle popolazioni”. “Sul fronte negoziale
ci si aspetta un’accelerazione nel processo di mediazione con i gruppi armati che
controllano l’area”. La scorsa settimana il Presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré,
incaricato della mediazione in Mali dalla Cedeao, ha già preso contatto con i movimenti
del Nord. (G.M.)