Sei morti e una cinquantina di feriti il bilancio del terremoto in Emilia Romagna
In Italia, ha provocato almeno sei morti e oltre 50 feriti il terremoto di 6 gradi
Richter che la notte scorsa - alle 4.00 - ha colpito la zona tra Ferrara e Modena.
Quattro operai hanno perso la vita nel crollo di alcune fabbriche a Sant’Agostino,
nel ferrarese. Danni anche a San Felice, nel modenese, dove è crollata una chiesa.
Diversi ospedali sono stati evacuati per precauzione, come a Finale Emilia e Mirandola.
Numerosi i senzatetto. Si stimano danni consistenti al patrimonio artistico. Immediata
l’attivazione dei soccorsi: sul posto si è recato il capo della Protezione civile
Franco Gabrielli, mentre il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani,
ha proclamato lo stato di emergenza. Eugenio Bonanata ha raccolto il commento
di mons. Paolo Rabitti, arcivescovo di Ferrara-Comacchio:
R. - La carità
è il riassunto di tutti i comandamenti e di tutti i valori. In questa occasione -
come sempre avviene, credo - nel popolo italiano è scattata la carità, che deve anche
intensificarsi.
D. - Quindi stare vicini, aiutarsi in questo momento…
R.
- Sì. Certamente questa è la conseguenza o la premessa di tutto ciò. Infatti, purtroppo,
stamattina per mandato della Prefettura ho dovuto dire con un messaggio rapidissimo
a tutti i parroci - proprio nel momento in cui si apprestavano a farlo - di non celebrare
nelle chiese, per non mettere in pericolo le persone. Poi il secondo messaggio, quello
di essere molto attenti a coloro che hanno più sofferto o per la paura o per i danni.
Il terzo, si misurerà immediatamente l'entità del sisma e anche ciò sarà fatto per
andare incontro a chi è stato colpito dal terremoto.