2012-05-20 14:27:17

Indagini Brindisi: prevale l'ipotesi di un gesto individuale, c'è l'identikit dell'autore


A Brindisi si apre uno spiraglio nelle indagini sulla bomba esplosa ieri davanti all'istituto Morvillo Falcone. Grazie ad alcune immagini girate da telecamere di sorveglianza collocate in zona, gli investigatori hanno acquisito elementi significativi che sembrano escludere l’ipotesi mafiosa. Stamattina il procuratore della città, Marco Dinapoli, ne ha parlato in una conferenza stampa. Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

L’attentatore che preme il tasto del telecomando azionando così l’ordigno che ha ucciso Melissa Bassi. Ad agire sarebbe stato un adulto non ancora identificato: comunque ha operato da lontano, ad una distanza di sicurezza, vedendo bene la scena. Gli inquirenti definiscono terribili queste immagini: sarebbero state girate di giorno, a ridosso dell’attentato, e mostrerebbero la persona mentre posiziona il cassonetto con all’interno l’ordigno. L’ipotesi più probabile è che l’innesco sia di tipo volumetrico, cioè di quelli che si attivano al passaggio di qualcuno. Tutto ciò sembra sostenere la pista del gesto di uno sconsiderato, sebbene sia evidente la volontà stragista. Tuttavia, bisogna chiarire se altri abbiano partecipato all’organizzazione dell’attentato. Le autorità indagano per strage, mentre sul posto i carabinieri hanno inviato una squadra del Ris di Roma composta da esperti di chimica e balistica. Costituita inoltre una task force investigativa per il controllo del territorio, con l’ausilio di 50 uomini più 11 carabinieri del Ros appartenenti al ‘Reparto crimini violenti’. Intanto non si arresta lo sgomento per l’accaduto. Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, ha detto che si tratta di atti “assolutamente condannabili” da tutta la nazione ma che ora “bisogna reagire con fiducia, stringendoci ancora di più gli uni agli altri negli ideali che hanno fatto il nostro popolo”. Oggi a Mesagne, il paese di Melissa, ha fatto tappa la Carovana contro tutte le mafie organizzata dall’associazione Libera mentre questa sera tutte le parrocchie della comunità hanno indetto una veglia di preghiera che si svolgerà alle 21 sul piazzale della Chiesa Madre, per testimoniare dolore per l’accaduto e vicinanza alle famiglie e ai giovani.

E per sapere come la popolazione brindisina ha accolto questi ultimi sviluppi investigativi, Eugenio Bonanata ha intervistato Fabio Mollica, giornalista del sito internet "Brindisi Report.it": RealAudioMP3

R. - Sembra quasi che la gente tiri un sospiro di sollievo. Devo anche dire che a Brindisi in pochi hanno creduto a questa storia della mafia o del terrorismo. Era un obiettivo talmente strano, quello di una scuola brindisina, che lasciava poco spazio per pensare ad un attentato di mafia. Molti avevano già pensato al gesto sconsiderato, apocalittico, strano e stupido di un - chiamiamolo - folle.

D. - Resta, comunque, la paura e lo sgomento per quanto accaduto…

R. - Resta la paura, perché questo “personaggio” che è un italiano, è adulto, è ancora in libertà… Non si sa di dove sia, se sia del territorio, se sia di Brindisi; ma se non è brindisino comunque conosceva la zona in cui ha operato. E’ ancora in libertà, anche se sembra che la svolta possa arrivare a momenti o ad ore. La cosa rassicurante detta dagli investigatori e dal procuratore di Napoli è che pensano che questo soggetto non possa colpire nuovamente: evidentemente hanno degli elementi per poterlo dire o per poterlo pensare.

D. - Cosa si sa delle cinque ragazze ricoverate in ospedale?

R. – Le loro condizioni sono in netto miglioramento. Sembra migliorare - fortunatamente - anche la più grave, la quinta ragazza, che era stata trasferita all’ospedale di Lecce: oggi si è risvegliata, ha scambiato qualche parola con i genitori. Questa è la notizia più importante, perché la ragazza fino a ieri era in fin di vita e ancora oggi è in prognosi riservata.







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