Brindisi. Si indaga sull'attentato. A Mesagne veglia di preghiera
Si tratterebbe di un gesto isolato, quindi non riconducibile alla criminalità organizzata,
secondo la procura di Brindisi l’attentato di ieri alla scuola Falcone Morvillo in
cui ha perso la vita la studentessa di Mesagne Melissa Bassi. Restano critiche le
condizioni di Veronica Capopdieci, 16 anni, rimasta gravemente ferita nell’esplosione
insieme ad altre 4 ragazze. Secondo la procura distrettuale antimafia di Lecce tuttavia
non ci sarebbe ancora una pista definita. “Lo Stato c’è e regirà”, dice il presidente
del Senato Schifani. ''Non dobbiamo farci scoraggiare – commenta il cardinale Bagnasco,
presidente Cei, esprimendo condanna per l’attentato. Da Mesagne Roberto Zichittella:
Mentre Mesagne
si raccoglie nel ricordo e nella preghiera per Melissa Bassi, la ragazza di 16 anni
dilaniata dall’esplosione davanti alla scuola di Brindisi, le indagini sull’attentato
di sabato sarebbero ad una svolta. In un filmato in mano agli investigatori si vede
un uomo mentre preme il telecomando che ha provocato l’esplosione davanti alla scuola
Morvillo-Falcone. Il killer però, ammesso che abbia agito da solo, non sarebbe stato
ancora identificato. Si rafforza quindi la pista del gesto isolato, forse opera di
un folle o di un maniaco, non legato a organizzazioni mafiose o eversive, anche se
è evidente la volontà di uccidere e di provocare una strage. Questa mattina a Mesagne
la messa delle 10,30 nella chiesa matrice è stata celebrata nel ricordo di Melissa
Bassi. In chiesa era presente il padre della ragazza uccisa. Nella sua omelia don
Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha invitato al coraggio e alla speranza. “Melissa
continuerà a camminare con noi se noi le prestiamo un po’ della nostra vita per costruire
giustizia e cercare verità”, ha aggiunto don Ciotti.Questa sera qui a Mesagne si svolgerà
anche una veglia di preghiera organizzata dai giovani delle parrocchie.
Resta
la paura tra la popolazione brindisina, come conferma al microfono di Eugenio Bonanata
Fabio Mollica, giornalista del sito internet "Brindisi Report.it":
R. - Resta
la paura, perché questo “personaggio” che è un italiano, è adulto, è ancora in libertà…
Non si sa di dove sia, se sia del territorio, se sia di Brindisi; ma se non è brindisino
comunque conosceva la zona in cui ha operato. E’ ancora in libertà, anche se sembra
che la svolta possa arrivare a momenti o ad ore. La cosa rassicurante detta dagli
investigatori e dal procuratore di Napoli è che pensano che questo soggetto non possa
colpire nuovamente: evidentemente hanno degli elementi per poterlo dire o per poterlo
pensare.
Intanto questa sera i giovani di Mesagne hanno organizzato una veglia
di preghiera nella Chiesa Madre, la Parrocchia di Tutti i Santi. Paolo Ondarza
ha intervistato il parroco don Angelo Argentiero: