Filippine: missionari e società civile al lavoro per la pace a Mindanao
E’ dietro l’angolo una storica opportunità per un accordo di pace definitivo nelle
Filippine del Sud. Per questo missionari, organismi interreligiosi, associazioni della
società civile stanno intensificando il lavoro di sensibilizzazione a tutti i livelli.
Lo dice all’agenzia Fides padre Angel Calvo, missionario Clarettiano, da 40 anni a
Mindanao (Filippine Sud), impegnato nell’Interreligious Solidarity Movement for Peace
che ha organizzato un seminario a Zamboanga City, con rappresentanti del governo e
del movimento guerrigliero islamico Milf (“Moro Islamic Liberation Front”), per sviscerare
possibilità e conseguenze della “Dichiarazione di Principi” in 10 punti, siglata nelle
scorse settimane dal governo e dai ribelli. Padre Calvo spiega a Fides: “Il processo
di pace sta avanzando a grandi passi. La società civile sostiene fortemente gli sforzi
di pace e l’équipe dei negoziatori. E’ il momento giusto, bisogna coinvolgere il più
possibile le comunità locali, rendendole partecipi dei contenuti dell’accordo e dello
sforzo di pace. Vogliamo che la Dichiarazione di principi abbia il massimo sostegno
popolare: ciò che è mancato in passato e che ha fatto naufragare gli accordi precedenti”.
Il missionario nota che “c’è stata una tregua fra esercito e ribelli. Poi si è trovato
un accordo di massima sui principi e su alcuni punti caldi, come la creazione di una
nuova entità politica. Ora c’è un’opportunità storica di firmare un accordo di pace,
dato che il Presidente Benigno Aquino è molto deciso e anche l’altra parte è propensa.
Bisogna cogliere l’attimo: sta crescendo un sostegno qualificato nella società civile
ed è necessario siglare un accordo il più presto possibile”. Fra i segnali positivi,
anche il nuovo “Internal Peace and Security Plan” (Ipsp) reso noto dalle Forze Armate
delle Filippine, che in tal modo collaboreranno attivamente alla pace. Le Forze Armate
hanno anche reso noto di aver avviato, all’interno del percorso di formazione dei
militari, anche ad alti livelli, seminari per diffondere l’approccio del “peace building”
e della “risoluzione pacifica dei conflitti”. Intanto il Senato delle Filippine ha
approvato nei giorni scorsi una risoluzione che annulla le attuali liste elettorali
nella Regione Autonoma Musulmana di Mindanao. Le liste erano state denunciate come
manomesse, false, frutto di corruzione e manovre politiche dei clan locali per assicurarsi
voti. Le elezioni nella Regione, previste per agosto 2012, saranno quindi rimandate
e non è escluso che si attenda la definizione della “nuova entità politica”, indicata
nella Dichiarazione Governo –Milf, che dovrebbe sostituirla. (R.P.)