Omicidio è l'accusa per i due marò. Roma richiama l'ambasciatore in India
La polizia del Kerala ha formalizzato le accuse per omicidio nei confronti dei marò
italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, agli arresti in India dal 20 ottobre
scorso per l’uccisione di due pescatori. L'ambasciatore italiano a New Delhi è stato
richiamato a Roma per consultazioni. Dai familiari un appello al Governo italiano
a fare presto. Servizio di GiampieroGuadagni:
Alla vigilia
della scadenza dei tre mesi di carcere preventivo previsti dalla legge, il team speciale
di investigazione della polizia del Kerala ha depositato un documento di 196 pagine
contenente i capi di accusa a carico dei due marò italiani. Nel dossier vi sarebbe
anche la localizzazione del luogo dell'incidente. Alla luce degli ultimi sviluppi,
l'ambasciatore a New Delhi, Giacomo Sanfelice, è stato richiamato a Roma per consultazioni
con il governo. Dai familiari dei due marò è arrivato un appello all'esecutivo che
fa trasparire tutta l'insofferenza per una situazione fatta solo di continui rinvii.
Sulla vicenda è intervenuto oggi anche l’arcivescovo di Trivandrum, mons. Soosa Pakiam,
che ha lanciato un appello in cui sostiene che ”in ogni tragedia si deve cercare di
trovare qualche opportunità per chi è rimasto, che poi sono le migliaia e migliaia
di pescatori che ogni giorno rischiano la vita in mare". L'appello e' stato lanciato
durante un incontro con il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura, in cui
è stata esaminata la situazione umana su entrambi i versanti. Mons. Soosa Pakiam ha
tra l’altro espresso apprezzamento per ”il gesto umanitario” compiuto dall'Italia
nell'aiutare le famiglie delle vittime.