2012-05-17 13:31:42

Settimana delle scienze educative a Roma


“Educazione e religione” è il tema dedicato alla Settimana delle Scienze educative, organizzata dall’ Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria, che si sta svolgendo in questi giorni in diversi atenei di Roma. Tra i convegni promossi dall’iniziativa che si concluderà domenica, domani mattina presso il rettorato dell’ Università di Roma Tre, avrà luogo un incontro sul tema “Educazione, formazione e valori per l’inclusione”, dove i docenti e gli psicologi si confronteranno su come rendere i ragazzi parte attiva e concreta della società. Ma sulla settimana ascoltiamo il servizio di Marina Tomarro.RealAudioMP3

Aiutare i ragazzi ad andare oltre la non cultura dominante ma ad essere terreno fertile dei valori autentici della fede. Questi gli obiettivi della Settimana delle Scienze educative. Anna Maria Favorini, docente presso l’Università di Roma Tre e tra gli organizzatori dell’iniziativa:

R. - La ritengo una Settimana particolarmente importante e significativa. Intanto noi parliamo di educazione, di formazione e di valori: c’è proprio un’intenzionalità di porre l’accento a riscoprire un qualcosa che è rimasto un po’ nascosto, in questi anni. Da parte dei giovani, si avverte una maggior attenzione proprio a quelli che sono i valori che loro vogliono riscoprire, e vanno oltre quello che è una formazione intesa in senso stretto.

D. - Diventa allora fondamentale che la buona educazione dei giovani alla fede parta proprio dalla loro quotidianità…

R. – Le agenzie educative che sono maggiormente dedicate a lavorare in quest’ambito formativo – partiamo dalla prima agenzia educativa, la famiglia e poi la scuola e l’università – fanno da sfondo ad un percorso formativo di senso, proprio in un’ottica di attenzione a tutti quei valori che ci permettono di riconoscerci.

D. - E oggi più che mai nei giovani c’è una ricerca di punti di riferimento soprattutto in un momento come questo attuale dove nulla appare certo...

R. - Oggi sembra che ci sia quasi un ritorno, un voler riscoprire quelli che sono i valori che realmente danno un senso alla propria vita, al di là di quelli che possono essere gli apprendimenti e le scelte professionali. C’è bisogno proprio di un contenitore valoriale più ampio, che sia forte e significativo, che possa racchiudere quelle che sono le loro finalità ed i loro progetti di vita. L’università, in quest’ottica, nell’ambito delle singole discipline, fa riscoprire questi valori condivisibili.







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