Monti: fisco meno intrusivo. L'Ucid: far pagare davvero gli evasori totali
Mentre ancora si registrano manifestazioni di protesta, come a Napoli, e episodi intimidatori
nei confronti di Equitalia, come a Lanciano dove polizia e vigili del fuoco sono stati
impegnati tutti il pomeriggio nelle operazioni di verifica circa la natura di una
lettera contenente polvere sospetta recapita nella sede locale, il governo conferma
il suo sostegno incondizionato all’Agenzia delle Entrate e a Equitalia. Lo ha assicurato
il presidente del Consiglio, Mario Monti incontrando questa mattina il Direttore dell'Agenzia,
Attilio Befera, i direttori centrali e regionali e i vertici di Equitalia. Monti ha
anche assicurato che il governo sta lavorando per un fisco meno intrusivo. E intanto
la Camera approva, con il parere favorevole del governo, l'ordine del giorno della
Lega Nord, che impegna l'esecutivo a prevedere una moratoria di un anno dei debiti
tributari per le imprese. Alessandro Guarasci:
Il premier Monti
stigmatizza le intimidazioni, le aggressioni nei confronti del personale di Equitalia
e, rivolgendosi a chi critica la politica di contrasto dell’evasione fiscale, chiede
di fare attenzione alle parole, perché queste sono pietre e, purtroppo, nel clima
difficile che sta attraversando il nostro Paese. Dunque, massimo sostegno alla lotta
all’evasione, ma con fisco un fisco meno intrusivo. Sono infatti allo studio nuove
norme per codificare i fallimenti individuali, quelli delle persone fisiche, e potrebbero
nascere strutture ad hoc per occuparsi dei casi dei singoli contribuenti. Il direttore
dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, aggiunge: il nostro è un lavoro ingrato
ma nell’interesse di tutti. Gli imprenditori chiedono un cambio di passo nei confronti
di chi in difficoltà per la crisi. Manlio D’Agostino, presidente dell’Ucid:
"Per
chi non può farlo, perché oggi è stretto e non è più in condizioni di farlo, troviamo
e pensiamo ad una serie di piani di rientro, e quindi pensiamo a qualcosa di meno
aggressivo. Chi, invece, è un evasore totale, dev'essere perseguito per fargliele
pagare".
Per il sociologo Giulio De Rita "serve recuperare un rapporto
di fiducia tra fisco e contribuente":
"Ricominciare a parlare di fiscalità
locale forse è un atteggiamento diverso, perché la fiscalità nazionale viene sempre
vista come un esproprio: diciamo la verità. C'è una diffidenza di fondo da parte del
contribuente: non vede dove finoscono i suoi soldi".
I sindacati intanto
tornano a chiedere un calo della pressione fiscale.