Canada. Il presidente dei vescovi: tutelare la libertà di coscienza, sempre più minacciata
La Conferenza episcopale canadese ha pubblicato in questi giorni una lettera pastorale
sulla libertà di coscienza e la libertà religiosa. Il documento esprime preoccupazione
a causa “dell’aggressivo relativismo” che si sta affermando nella società canadese
e che spinge la religione nella sfera privata. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Una lettera
pastorale per ribadire l’importanza fondamentale della libertà di coscienza in ambito
religioso: i vescovi del Canada hanno sentito la necessità di indirizzare questo documento
ai propri concittadini. Nel corso degli anni, infatti, sono aumentate le minacce e
gli attacchi a questo diritto fondamentale. La riflessione dell’arcivescovo Richard
Smith, presidente dell’episcopato canadese, intervistato da Christopher Wells:
“We
also notice in our own Country, ... Rileviamo anche, nel nostro stesso Paese,
sempre più sfide alla libertà di coscienza e alla libertà religiosa. Certamente, grazie
a Dio non c’è violenza qui, ma le sfide non mancano mai. Bisogna tenere presente che
questi sono diritti umani intrinseci: non sono ‘dati’ dallo Stato e quindi non possono
essere tolti dallo Stato, ma devono invece essere rispettati e protetti dallo Stato.
Dove questo non accade, ci sentiamo costretti a parlare".
Mons. Smith
sottolinea che la libertà di coscienza e religiosa è consacrata nella Carta dei diritti
canadese e ribadisce dunque che va protetta da tutti:
“We need to understand
conscience correctly, ... Dobbiamo comprendere correttamente il concetto
di coscienza, dobbiamo formarla, dobbiamo lavorare per avere un sano rapporto tra
Chiesa e Stato, basato non su una laicità radicale, ma su quello che chiamiamo una
laicità legittima in cui alla sfera politica e alla sfera religiosa si riconosce una
libertà di movimento autonoma. La vita politica non può mai essere separata dalla
morale e dall’etica”.
Per garantire l’efficace funzionamento della democrazia,
avverte ancora il presule, bisogna tutelare le libertà umane fondamentali a partire
dalla libertà di coscienza.