2012-05-17 12:07:55

Canada. Il presidente dei vescovi: tutelare la libertà di coscienza, sempre più minacciata


La Conferenza episcopale canadese ha pubblicato in questi giorni una lettera pastorale sulla libertà di coscienza e la libertà religiosa. Il documento esprime preoccupazione a causa “dell’aggressivo relativismo” che si sta affermando nella società canadese e che spinge la religione nella sfera privata. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Una lettera pastorale per ribadire l’importanza fondamentale della libertà di coscienza in ambito religioso: i vescovi del Canada hanno sentito la necessità di indirizzare questo documento ai propri concittadini. Nel corso degli anni, infatti, sono aumentate le minacce e gli attacchi a questo diritto fondamentale. La riflessione dell’arcivescovo Richard Smith, presidente dell’episcopato canadese, intervistato da Christopher Wells:

“We also notice in our own Country, ...
Rileviamo anche, nel nostro stesso Paese, sempre più sfide alla libertà di coscienza e alla libertà religiosa. Certamente, grazie a Dio non c’è violenza qui, ma le sfide non mancano mai. Bisogna tenere presente che questi sono diritti umani intrinseci: non sono ‘dati’ dallo Stato e quindi non possono essere tolti dallo Stato, ma devono invece essere rispettati e protetti dallo Stato. Dove questo non accade, ci sentiamo costretti a parlare".

Mons. Smith sottolinea che la libertà di coscienza e religiosa è consacrata nella Carta dei diritti canadese e ribadisce dunque che va protetta da tutti:

“We need to understand conscience correctly, ...
Dobbiamo comprendere correttamente il concetto di coscienza, dobbiamo formarla, dobbiamo lavorare per avere un sano rapporto tra Chiesa e Stato, basato non su una laicità radicale, ma su quello che chiamiamo una laicità legittima in cui alla sfera politica e alla sfera religiosa si riconosce una libertà di movimento autonoma. La vita politica non può mai essere separata dalla morale e dall’etica”.

Per garantire l’efficace funzionamento della democrazia, avverte ancora il presule, bisogna tutelare le libertà umane fondamentali a partire dalla libertà di coscienza.







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