2012-05-16 08:21:03

Rwanda: i vescovi preoccupati per la riforma del Codice penale


La Conferenza episcopale del Rwanda (Cepr) guarda con preoccupazione alla riforma del Codice penale del Paese: è quanto informa una nota pubblicata dalla Cepr al termine della sua Assemblea ordinaria svoltasi nei giorni scorsi a Kigali. In particolare, i vescovi temono che la nuova normativa possa provocare una recrudescenza dei casi di aborto: il nuovo Codice, infatti, autorizza l’interruzione volontaria di gravidanza se una donna rimane incinta in seguito ad una violenza, se è vittima di un matrimonio forzato, se ha avuto rapporti con un congiunto fino al secondo grado di parentela o se la gravidanza mette seriamente in pericolo la sua vita o quella del bambino. Diversamente, la pena è variabile dai 2 ai 20 anni di prigione. Ma l’aborto volontario, scrive la Cepr, “è contrario non solo alla cultura, ma anche ai valori della popolazione ruandese”. L’Assemblea ordinaria ha poi trattato anche il problema della formazione: “I presuli – si legge nella nota – hanno esaminato la situazione dei Seminari maggiori del Paese ed hanno deplorato il fatto che essi non siano provvisti a sufficienza di personale docente”. Per migliorare la situazione, la Cepr si è detta pronta ad investire energie per trovare formatori ad alto livello e in numero sufficiente, a partire già da quest’anno. Sempre nell’ambito dell’educazione, i vescovi rwandesi si sono soffermati sul progetto di legge riguardante l’organizzazione ed il funzionamento dell’insegnamento prescolare, primario e secondario. Attraverso tale proposta, dovrebbe essere introdotto un Sistema educativo di base della durata di 9 anni: i precedenti 6 anni di educazione primaria verrebbero quindi sostituiti da un’istruzione base di 9 anni, che comprende 6 anni di istruzione primaria e altri 3 anni equivalenti alla scuola media inferiore o scuola secondaria. Ma secondo la Cepr tale progetto può essere ancora migliorato ed è per questo che tutti i responsabile dell’insegnamento che operano nelle strutture ecclesiastiche sono stati invitati a comunicare le loro osservazioni al Ministero dell’Istruzione. L’agenda dell’Assemblea ha poi portato sul tavolo i preparativi del Forum internazionale dei giovani che si terrà a Kigali il 14 novembre, organizzato dalla Comunità di Taizé: i preparativi dell’evento sono a buon punto, hanno detto i vescovi, ribadendo poi che bisogna chiedere allo Stato di garantire la sicurezza dei partecipanti. Inoltre, la Cepr ha ricevuto la visita di mons. Xavier Rambaud, vicario episcopale dell’arcidiocesi di Parigi, che ha espresso l’auspicio di poter migliorare la cooperazione tra le Chiese dei due Paesi, in particolare nel campo dell’educazione dei giovani. Infine, i vescovi rwandesi hanno salutato la rappresentate del Catholic Relief Service residente nel Paese, Jennifer Nazaire, che ha concluso il suo mandato. (I.P.)







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