Rwanda: i vescovi preoccupati per la riforma del Codice penale
La Conferenza episcopale del Rwanda (Cepr) guarda con preoccupazione alla riforma
del Codice penale del Paese: è quanto informa una nota pubblicata dalla Cepr al termine
della sua Assemblea ordinaria svoltasi nei giorni scorsi a Kigali. In particolare,
i vescovi temono che la nuova normativa possa provocare una recrudescenza dei casi
di aborto: il nuovo Codice, infatti, autorizza l’interruzione volontaria di gravidanza
se una donna rimane incinta in seguito ad una violenza, se è vittima di un matrimonio
forzato, se ha avuto rapporti con un congiunto fino al secondo grado di parentela
o se la gravidanza mette seriamente in pericolo la sua vita o quella del bambino.
Diversamente, la pena è variabile dai 2 ai 20 anni di prigione. Ma l’aborto volontario,
scrive la Cepr, “è contrario non solo alla cultura, ma anche ai valori della popolazione
ruandese”. L’Assemblea ordinaria ha poi trattato anche il problema della formazione:
“I presuli – si legge nella nota – hanno esaminato la situazione dei Seminari maggiori
del Paese ed hanno deplorato il fatto che essi non siano provvisti a sufficienza di
personale docente”. Per migliorare la situazione, la Cepr si è detta pronta ad investire
energie per trovare formatori ad alto livello e in numero sufficiente, a partire già
da quest’anno. Sempre nell’ambito dell’educazione, i vescovi rwandesi si sono soffermati
sul progetto di legge riguardante l’organizzazione ed il funzionamento dell’insegnamento
prescolare, primario e secondario. Attraverso tale proposta, dovrebbe essere introdotto
un Sistema educativo di base della durata di 9 anni: i precedenti 6 anni di educazione
primaria verrebbero quindi sostituiti da un’istruzione base di 9 anni, che comprende
6 anni di istruzione primaria e altri 3 anni equivalenti alla scuola media inferiore
o scuola secondaria. Ma secondo la Cepr tale progetto può essere ancora migliorato
ed è per questo che tutti i responsabile dell’insegnamento che operano nelle strutture
ecclesiastiche sono stati invitati a comunicare le loro osservazioni al Ministero
dell’Istruzione. L’agenda dell’Assemblea ha poi portato sul tavolo i preparativi del
Forum internazionale dei giovani che si terrà a Kigali il 14 novembre, organizzato
dalla Comunità di Taizé: i preparativi dell’evento sono a buon punto, hanno detto
i vescovi, ribadendo poi che bisogna chiedere allo Stato di garantire la sicurezza
dei partecipanti. Inoltre, la Cepr ha ricevuto la visita di mons. Xavier Rambaud,
vicario episcopale dell’arcidiocesi di Parigi, che ha espresso l’auspicio di poter
migliorare la cooperazione tra le Chiese dei due Paesi, in particolare nel campo dell’educazione
dei giovani. Infine, i vescovi rwandesi hanno salutato la rappresentate del Catholic
Relief Service residente nel Paese, Jennifer Nazaire, che ha concluso il suo mandato.
(I.P.)