2012-05-15 14:14:00

Eurozona: pil a zero nel primo trimestre. Paesi Ocse: disoccupazione per 11 milioni di giovani


Nel primo trimestre del 2012, crescita zero del Pil tanto nell'eurozona quanto nell’Unione a 27. A rivelarlo i dati di Eurostat: l'ufficio statistico europeo rende noto che, rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, la crescita del Pil è stata pari a 0 nell’Unione monetaria a 17 e di +0,1% nell’Ue a 27. Nel corso del primo trimestre 2012, si segnala, il Prodotto interno lordo degli Stati Uniti è invece cresciuto dello 0,5% rispetto al periodo precedente. Nel confronto con lo stesso lasso di tempo del 2011, gli Usa sono cresciuti del 2,1%. Il dato Eurostat rispecchia le previsioni economiche pubblicate dalla Commissione europea venerdì scorso, che parlavano di leggera recessione nel primo trimestre 2012 e di “graduale ripresa nella seconda metà” di quest’anno. Contemporaneamente alle rilevazioni rese note a Bruxelles, l’Istituto di statistica italiano (Istat) ha annunciato che il dato congiunturale del Pil nel primo trimestre di quest’anno, pari a -0,8%, è il peggiore da tre anni a questa parte. Ad aggravare la situazione, il declassamento deciso da Moody’s per 26 banche italiane: l’Abi oggi parla di giudizio “irresponsabile”, di un’“aggressione all'Italia, alle sue imprese, alle sue famiglie, ai suoi cittadini”. Per quanto riguarda la crisi greca, dall'Eurogruppo è arrivata l'indicazione che il Vecchio Continente vuole mantenere Atene nell'eurozona, con un richiamo alla responsabilità per i politici ellenici. E in attesa dell'incontro di oggi tra il neo presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel, la priorità dei Ventisette sembra rimanere il rilancio della crescita. In queste ore, poi, resi noti anche i dati Ocse in vista del G20 che si svolgerà il 17 e il 18 maggio in Messico: i disoccupati di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono quasi undici milioni nei Paesi dell'area; lo scorso marzo il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 17,1%, vicino al picco del 18,3% toccato nel novembre 2009. (G.A.)







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