La testimonianza dei fedeli presenti alla Messa ad Arezzo
Ieri mattina ad Arezzo, subito dopo la Messa del Papa, PaoloOndarza
ha raccolto le voci di alcuni dei fedeli presenti:
D. - Questa
visita è avvenuta in un momento di crisi per il Paese intero, crisi morale, economica,
spirituale anche. Il Papa ha invitato a non scoraggiarsi perché, illuminati dalla
Parola di Dio, da Cristo, dalla luce di Dio, si può andare avanti…
R. - “Il
Papa indubbiamente ha ragione perché dobbiamo sempre avere fede coraggio, forza di
volontà, guardare sempre al domani e non guardare più a ieri. Quindi bisogna sempre
andare avanti con ottimismo”.
D. - C’è una parola del messaggio del Papa che
porterà con sé?
R. - “Sì, ha nominato tanti santi anche aretini, però in particolare
ha nominato san Francesco. Ha detto che, seguendo l’esempio di san Francesco, dobbiamo
stare soprattutto vicino agli ultimi, a quelli che veramente sentono questa crisi
economica, che la subiscono di più rispetto a tutti noi”.
D. - Cosa ricorderà
di questa giornata?
R. - “Soprattutto il passo di San Giovanni: l’amore che
contraddistingue il cristiano, le sue qualità morali, rispetto ad altri che non parlano
certo d’amore di questi tempi, parlano di altre cose e non di amore”.
D. -
Anche la vostra città, come altre in Italia, soffre la crisi. Il Papa ha invitato
a guardare in alto e a continuare a sperare…
R. - “Sicuramente le parole di
Benedetto XVI aiutano sempre. Naturalmente bisogna che le persone che lo ascoltano
mettano in pratica, successivamente, le buone intenzioni. Ce la faremo, ci vorrà tempo,
e ci vogliono anche tanta forza e tanta positività”.