2012-05-13 11:54:08

Indonesia: gravi preoccupazioni per il rispetto delle minoranze religiose


Human Rights Watch ha lanciato l’allarme per il rispetto dei diritti umani e delle minoranze religiose in Indonesia. In una nota ripresa dalla Fides, l’Ong riconosce i passi in avanti per consolidare un governo stabile e democratico ma denuncia anche “i funzionari dello stato che, pur parlando spesso di protezione dei diritti umani, non sembrano disposti a prendere le misure necessarie per garantire il rispetto sui diritti umani da parte delle forze di sicurezza e a perseguire adeguatamente i responsabili di violazioni gravi". Il governo - dice l’organizzazione umanitaria - continua a usare le leggi sul tradimento, sulla blasfemia e la diffamazione per limitare il diritto alla libera espressione. La polizia arresta arbitrariamente attivisti, giornalisti e critici del governo, mentre in aree come la Papua e le Molucche attivisti pro-indipendenza sono processati e condannati a lunghe pene detentive. Dal 2011, prosegue la nota, "le autorità indonesiane non hanno affrontato in modo adeguato episodi crescenti di violenza di massa da parte di gruppi militanti islamici contro le minoranze religiose a Java e Sumatra", citando abusi contro cristiani, musulmani sciiti, ahmadi. "I militanti, incoraggiati dal governo, che ha limitato la costruzione di luoghi di culto, hanno indotto le autorità locali a chiudere centinaia di chiese cristiane e decine di moschee degli Ahmadi negli ultimi anni", denuncia il rapporto. Human Rights Watch chiede quindi al governo indonesiano e alla comunità internazionale di concentrarsi sui casi dei prigionieri politici e sulla violenza crescente contro le minoranze religiose, invitando in particolare l'Unione Europea a trattare tali temi nel suo prossimo dialogo sui diritti umani con il governo indonesiano. Sulle minoranze religiose, la UE, secondo HRW, dovrebbe chiedere: la revoca dei decreti del 1969 e del 2006 che bloccano la costruzione dei luoghi di culto e che vengono utilizzati per discriminare le minoranze religiose; di adottare tutte le misure necessarie per fermare la violenza e la discriminazione contro le minoranze religiose; di accettare la visita del relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di religione. (M.G.)







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