2012-05-12 15:14:27

Nigeria. Mons. Abegunrin: “Non si vuole combattere Boko Haram”


“La Nigeria non vuole per il momento la fine della minaccia di Boko Haram”: è quanto denuncia mons. Gabriel Leke Abegunrin, vescovo di Osogbo, capitale dello Stato di Osun, nel sud-ovest della Nigeria, in una lunga intervista al Nigerian Tribune. Secondo il presule “i membri dei servizi di sicurezza hanno rivelato di conoscere chi siano coloro che sono dietro a questa minaccia, ma di non essere in grado di catturali”. Il vescovo lamenta quindi che, a causa delle condizioni di insicurezza, i nigeriani “non possono muoversi liberamente nel Paese”. La setta integralista islamica Boko Haram, originaria del nord della Nigeria, da alcuni mesi sta espandendo le sue attività ad altre aree del Paese, colpendo con attentati anche luoghi di culto cristiani. Mons. Abegunrin lamenta inoltre le divisioni partitiche (che portano pure alla strumentalizzazione della violenza) e le forme di clientelismo legate alla politica: “Se non hai la tessera di un partito non ottieni un lavoro”. Il vescovo si sofferma infine sulle carenze nelle strutture pubbliche, in particolare quelle sanitarie e scolastiche, secondo il quale derivano più dalla cattiva gestione che dalla mancanza di fondi. “Perché le scuole private guadagnando terreno?” si chiede mons. Abegunrin riferendosi in particolare alle scuole cattoliche. “Perché reclutiamo il nostro personale e lo controlliamo” risponde, “diciamo loro: se non fate il vostro lavoro, andatevene. Non è che nelle scuole private vi siano insegnanti migliori, ma facciamo in modo che i nostri lavorino sodo e tirino fuori il meglio dagli allievi”. “Il governo paga i propri insegnanti meglio di quanto noi paghiamo i nostri – conclude mons. Abegunrin - Non abbiamo soldi, ma abbiamo i mezzi per rendere felici i nostri insegnanti nel posto di lavoro. Il governo ha tutto, ma non sa come farne uso”. (M.G.)







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