2012-05-12 14:02:29

In Canada, Marcia nazionale per la vita


Oltre 10mila persone hanno partecipato, ieri, alla Marcia nazionale per la vita che si è tenuta ad Ottawa, in Canada. Presenti anche molti vescovi, tra cui l’arcivescovo di Québec, mons. Gérald Cyprien Lacroix. Celebrando la Santa Messa nel corso della mattinata, mons. Lacroix ha ribadito l’importanza del legame tra la misericordia ed il dialogo: “Si può progredire nel dialogo – ha detto il presule – non soltanto portando avanti il rispetto della vita, ma anche la misericordia, poiché è in essa che si trova la pace del cuore e l’apertura alla bellezza e alla grandezza della vita”. Ad organizzare la marcia è stato l’Organismo cattolico per la vita e la famiglia (Ocvf) che per l’occasione ha pubblicato, sul suo sito web, una brochure di riflessione dedicata al punto di vista cattolico sulla questione dell’aborto. Nella presentazione della brochure, l’Organismo chiede l’adozione di “un approccio chiaro, onesto e pastorale, secondo gli insegnamenti della Chiesa cattolica, su questa questione estremamente difficile”. Quanto alle donne, l’Ocvf scrive: “Nessuna condanna, ma uno sguardo lucido e compassionevole sul dramma delle donne che si trovano di fronte ad una gravidanza imprevista o che sono già vittime di un aborto”. Necessario, quindi “costruire insieme una società più umana fondata sulla vera cultura della vita”. Da ricordare che nell’aprile scorso, annunciando l’indizione della Marcia nazionale, l’Ocvf aveva pubblicato un messaggio: nel documento, si affermava che “un bambino nel grembo materno deve essere rispettato come persona a partire dal concepimento”, poiché “sin dall’inizio del suo sviluppo esso è un essere umano unico e assolutamente insostituibile”. Tanto più che, sottolineava ancora l’Ocvf, “la storia ha dimostrato più volte che se non si rispetta il diritto alla vita del nascituro, prima o poi si violano anche gli altri diritti”. (A cura di Isabella Piro)







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