Approvati definitivamente gli Statuti della Comunità cattolica “Shalom”
“Oggi la Chiesa vi dà un sigillo definitivo di autenticità del vostro carisma”: con
queste parole, ieri, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio
per i Laici, ha consegnato il decreto di approvazione definitiva degli Statuti alla
Comunità cattolica Shalom, nel 30.mo anniversario della sua fondazione. Si tratta,
ha continuato il porporato, di “un atto di fiducia e di amore della Chiesa nei vostri
confronti”, un ringraziamento “per la vostra opera di evangelizzazione”. Sottolineando
come “ogni movimento ecclesiale, quando nasce, è un piccolo seme che possiede dentro
di sé il desiderio di annunciare Cristo fino agli estremi confini della terra”, il
cardinale Rylko ha poi auspicato che la Comunità cattolica "Shalom" possa continuare
“con rinnovato impegno e crescente generosità a servire la Chiesa stessa e l’umanità
intera”. Grande gioia, naturalmente, è stata espressa da tutta la Comunità tramite
le parole del suo fondatore, Moyses Azevedo: ringraziando il cardinale Rylko e quindi
Benedetto XVI per l’approvazione definitiva degli Statuti, Azevedo ha ricordato i
tre pilastri sui cui si basa "Shalom", ovvero contemplazione, unità ed evangelizzazione,
ed ha auspicato che “l’azione dello Spirito Santo, attraverso le grazie e le sfide,
e con la costante cura pastorale della Chiesa”, continui ad accompagnare la Comunità.
Nata in Brasile nel 1982 per iniziativa di alcuni giovani universitari e con l’incoraggiamento
dello scomparso cardinale Aloísio Leo Arlindo Lorscheider, allora arcivescovo di Fortaleza,
"Shalom" è un’associazione privata internazionale di fedeli di Diritto pontificio
che oggi conta migliaia di membri. Presente in 17 Paesi del mondo, porta avanti un’assidua
opera missionaria ed evangelizzatrice. Il trentennale di fondazione della Comunità
avrà il suo culmine mercoledì prossimo, 16 maggio, quando i membri di Shalom parteciperanno
all’udienza generale di Benedetto XVI. (A cura di Isabella Piro)