Riforma del lavoro, Carlo Costalli: positivi gli emendamenti al ddl
Prosegue l’iter sulla riforma del mercato del lavoro in Italia. Il ministro del Lavoro,
Elsa Fornero, valuta positivamente gli emendamenti al ddl presentati in Senato. La
nuova formulazione del testo relativo, in particolare, alle cosiddette false partite
Iva - ha detto il ministro - “è del tutto accoglibile”. Significative anche altre
modifiche che riguardano, soprattutto, i lavoratori parasubordinati co.co.pro. Il
voto in commissione al Senato comincerà martedì. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Per i lavoratori
co.co.pro. si profila un “salario base”. Il primo contratto a termine sale da sei
mesi ad un anno ed è previsto anche un indennizzo, una tantum, per i parasubordinati
che perdono il lavoro. Su questi emendamenti ascoltiamo il presidente del Movimento
cristiano lavoratori, Carlo Costalli:
“Sono sicuramente dei segnali
positivi, soprattutto in un momento in cui le preoccupazioni sono tante. Spero che
questi emendamenti, che sembrano condividere le atre tre forze che sostengono il governo,
accelerino questa riforma che è necessario approvare in tempi strettissimi”.
Novità
anche per le partite Iva. Saranno considerate vere quelle con un reddito annuo lordo
di almeno 18 mila euro. Sopra questo reddito non saranno valide presunzioni per far
scattare l'assunzione…
“È importante, perché finalmente si dovrebbe arrivare
ad un chiarimento sulle vere partite Iva. Sono tutta una serie di punti, che non sembrano
eclatanti ma sicuramente vanno nella direzione giusta. Poi si chiarisce meglio la
flessibilità in entrata. Dobbiamo togliere poi il dibattito sull’art. 18 da un dibattito
ideologico. Credo che, alla fine, il giudizio sulla legge sarà sicuramente positivo
per la stragrande maggioranza dei lavoratori”.
Il governo è delegato a
legiferare entro nove mesi sulla possibilità per i lavoratori di partecipare agli
utili e al capitale delle imprese. Ancora Carlo Costalli:
“Questo è un segnale
politico che io ritengo rilevante. Si fa concretamente un passo avanti verso relazioni
industriali partecipative, uscendo da una logica antagonista. Sarebbe la fine di un’epoca.
Tutto questo, se poi viene accompagnato da una lotta al lavoro nero e al lavoro sommerso,
potrebbe essere un segnale importante in questo momento così difficile”.
Per
dare un nuovo impulso all’occupazione, il governo ha anche varato una detassazione
del 50% del costo del lavoro per i neo assunti nelle regioni meridionali.