Usa: una vittoria dei vescovi il no della North Carolina ai matrimoni gay
Gli elettori della Carolina del Nord hanno approvato, con un referendum, martedì,
un emendamento alla Costituzione dello Stato che proibisce il matrimonio tra omosessuali.
L'emendamento, che stabilisce che l'unico matrimonio riconosciuto legalmente è quello
tra un uomo e una donna, è stato approvato con un ampio margine. Una vittoria anche
dei vescovi dello Stato che in questi mesi hanno promosso una vasta campagna di informazione
e sensibilizzazione anche tramite il web per convincere l’elettorato a votare a favore
della proposta presentata lo scorso autunno. Alla vigilia della consultazione nei
giorni scorsi – riferisce l’agenzia Cns - avevano diffuso una lettera pastorale per
ribadire le ragioni a favore del matrimonio tradizionale quale unione “fedele e permanente”
tra un uomo e una donna “aperta alla vita”. Questo – sottolinea il documento – soprattutto
nell’interesse dei figli che hanno diritto di poter crescere con un padre e una madre,
i cui ruoli sono insostituibili. Secondo i vescovi, anche se nella Carolina del Nord
sono già vietate le unioni omosessuali, l'approvazione dell'emendamento costituzionale
è un’ulteriore garanzia che in futuro nessuna legge ordinaria o pronuncia di un tribunale
potrà permettere un matrimonio tra persone dello stesso sesso. La Carolina del Nord
è il ventinovesimo Stato americano a stabilire che il matrimonio può essere esclusivamente
l'unione tra un uomo e una donna. Opposta la strada seguita da altri sette Stati dell’Unione
(Washington D.C., Massachusetts, il Connecticut, l’Iowa, il New Hampshire , il Vermont
e New York) che hanno invece legalizzato i matrimoni omosessuali. (L.Z.)