Si sono aperte stamattina in Algeria e urne per le prime elezioni legislative nel
Paese dopo la Primavera araba. Finora è molto bassa l’affluenza. Il tasso di affluenza,
vera incognita di questo scrutinio, aveva raggiunto alle 15.30 soltanto il 27%. Lo
stesso presidente Abdelaziz Bouteflika era sceso in campo nei giorni scorsi per tentare
di convincere i 21 milioni di elettori a recarsi in massa alle urne. Almeno nella
capitale, però, i seggi sono rimasti semi-deserti, mentre arrivano le prime denunce
di irregolarità da parte di diversi partiti tra cui il fronte delle forze socialiste
presente dopo 15 anni di boicottaggio. Tutto si sta svolgendo invece in modo normale
e pacifico per José Ignacio Salafranca, responsabile degli osservatori europei invitati
per la prima volta insieme a quelli di Unione Africana e Lega Araba proprio per dare
maggiore legittimità al voto, il primo dopo la Primavera araba. Tra i 44 partiti in
corso, sembrano sicure della vittoria le tre formazioni islamiche riunite nell’Alleanza
Verde che puntano a scansare i nazionalisti del Fronte di liberazione nazionale e
del Raggruppamento nazionale democratico. (Amina Belkassem)