Haiti: a più di due anni dal terremoto i seminaristi studiano ancora sotto le tende
Per padre Clarck de la Cruz, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie
(Pom) ad Haiti, la preoccupazione più grande in questo momento è costituita dal Seminario,
perché dopo il terremoto, e parliamo del gennaio 2010, “i seminaristi sono ancora
sotto le tende”. Padre de la Cruz, che sta partecipando all'Assemblea generale annuale
delle Pom, in corso a Roma, ha sottolineato all’agenzia Fides che “la parola chiave
è ‘ancora’, perché in tutto il mondo non si può capire cosa significhi studiare sotto
le tende, vivere nelle tende, con tutti i problemi del clima e della mancanza del
minimo indispensabile per poter studiare o realizzare un programma di formazione”.
“Molti hanno voluto aiutarci – prosegue il sacerdote -, ma ora non ci sono più aiuti,
mancano tante cose, e veramente sorprende vedere come i seminaristi riescano ad andare
avanti nella loro formazione”. Tra le realtà che portano speranza nel popolo cristiano
di Haiti, così duramente provato, padre Clarck de la Cruz cita “l'impegno dei gruppi
della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria, che troviamo numerosi in quasi tutte
le parrocchie, e che stanno preparando con molto entusiasmo il Congresso Nazionale
dell’Infanzia Missionaria del prossimo anno, al quale si sono già iscritti più di
mille bambini, un grande evento per la Chiesa ad Haiti”. Padre Clarck ricorda inoltre
il materiale realizzato per la preparazione della Giornata Missionaria Mondiale, che
quest’anno ha come slogan "Bambini, tutti uniti per fare della terra una festa". (R.P.)