2012-05-08 11:12:55

Bolivia: i vescovi chiedono di cessare coltivazione di coca e disboscamento


“La coltivazione di coca e il disboscamento devono cessare immediatamente”: è l’appello della Conferenza episcopale boliviana contro le piantagioni di coca e la dilagante deforestazione nel Paese sudamericano. Nelle nazioni andine - riferisce l'agenzia Sir - la coltivazione della coca è soggetta a restrizioni. Ma da alcuni anni il presidente boliviano Evo Morales caldeggia l’espansione delle piantagioni. “Noi vescovi boliviani abbiamo voluto scrivere una lettera pastorale in difesa dell’ambiente, della giustizia e dello sviluppo”, ha detto l’arcivescovo coadiutore di Santa Cruz de la Sierra, mons. Sergio Alfredo Gualberti, incontrando una delegazione di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Il testo, intitolato “L’universo, un dono di Dio per la vita”, denuncia inoltre la grave “perdita di valori spirituali e umani e di quei principi etici e morali che sono stati e sono parte integrante della nostra identità”. Mons. Gualberti ha riferito che il governo boliviano è in procinto di approvare nuovi disboscamenti per costruire un’autostrada nel cuore di una riserva naturale. “La strada arriverebbe fino in Brasile, distruggendo gran parte dell’Isiboro Secure National Park: una regione riconosciuta ufficialmente territorio indigeno. L’inevitabile costruzione di strutture lungo il tracciato autostradale - ha spiegato mons. Gualberti - favorirebbe poi ulteriori deforestazioni e distruzioni ambientali”. (R.P.)







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