Pista anarchica per l'agguato all'amministratore di Ansaldo nucleare, Adinolfi
E’ fuori pericolo, Roberto Adinolfi amministratore delegato dell’Ansaldo nucleare,
gambizzato sotto casa da due uomini in moto. Un piano ben organizzato per il quale
gli investigatori privilegiano la pista eversiva, senza escludere altre ipotesi. Di
certo “non è un fatto personale”, sostiene il ministro della Giustizia esprimendo
grande preoccupazione, come tutto il mondo politico e sindacale. ''La violenza non
costruisce niente, ma distrugge solo'' è stato il commento del cardinale Angelo Bagnasco,
arcivescovo di Genova, che ha assicurato la sua vicinanza alla famiglia Adinolfi.
Gabriella Ceraso:
Tutti sotto
shock all’Ansaldo Energia, del gruppo Finmeccanica genovese, pronti a stringersi intorno
a Roberto Adinolfi, 60 anni, che in azienda ha lavorato sin dalla laurea. Nessuna
tensione sindacale dunque come retroscena tantomeno un fatto personale, precisa preoccupata
il ministro della giustizia Cancellieri. Il dirigente genovese suggerisce l’ipotesi
politico professionale, e la procura predilige la pista eversiva dell’estremismo ambientale
e di ultrasinistra: tutt’ora però, l’assenza di rivendicazioni rende tutto più difficile.
L’esperto di terrorismo Gianni Cipriani:
“Il terrorismo di tipo brigatista,
ha come primo metodo quello della rivendicazione, perché serve a spiegare politicamente
al movimento rivoluzionario, perché si è fatto un gesto”.
La tecnica della
gambizzazione a bruciapelo e sottocasa, fa pensare alla Brigate rosse e riporta agli
anni ‘70, quando l’Ansaldo fu veramente l’obiettivo dei primi attentati. Poi c’è il
disagio sociale, il dibattito in corso sulla riforma del lavoro, e i continui segnali
di povertà crescente.Tutto questo che ruolo può giocare nell’accaduto?Ancora Cipriani:
“Uno
stato di tensione sociale, favorisce un determinato tipo di terrorismo. Però D’Antona
fu ucciso in un periodo di pace sociale, Biagi fu ucciso quando c’era appunto il contrasto
sul libro bianco e sui precari. Per cui il terrorismo spesso ha delle logiche che
sono inafferrabili”.
Poco distante dal luogo dell’agguato, i seggi aperti
per le amministrative, a Genova come in tutta Italia. L’antipolitica ha posto in un
pensiero terroristico? Lo abbiamo chiesto ancora a Gianni Cipriani:
“Possono
venir meno o essere meno forti gli anticorpi per combattere questi eventuali fenomeni
eversivi, però l’antipolitica non genera di per se terrorismo”.