Vietnam: la Caritas attiva nella formazione di giovani di minoranze etniche
La Caritas della diocesi vietnamita di Kontum ha aperto diverse case di accoglienza
per i bambini delle minoranze etniche, al fine di sostenere e rendere possibile un
percorso di studi che li affranchi dalla condizione di estrema povertà in cui si trovano.
La diocesi conta 300 mila cattolici – riferisce Asianews – su una popolazione di quasi
due milioni di abitanti e i giovani rappresentano il 70% della popolazione. La zona
è in condizioni di grave miseria e sono molto forti le differenze sociali tra poveri
e ricchi e cresce sempre di più il numero di ragazzi delle minoranze costretti a lasciare
la scuola. Nella realtà attuale, le popolazioni delle minoranze etniche si dedicano
all'agricoltura, mentre praticamente sconosciuti sono i mestieri di falegname, muratore,
sarto, meccanico o altro. Così, la Caritas organizza anche corsi di formazione per
aiutarli a trovare lavoro e a inserirsi, passo dopo passo, nella comunità e nella
società. Una recente ricerca condotta tra 500 studenti cattolici mostra una grande
vitalità della fede: “Il numero di studenti cattolici che va a Messa la domenica arriva
al 95,4%, con un 3,7% che vi va occasionalmente e solo uno 0,9% che non frequenta
la Chiesa. Inoltre, il 77,8% dei giovani ritiene che seguire le indicazioni della
fede sia molto importante, il 19,4% che è importante, il 2,8% che è poco importante.
Nessuno ha detto che non è importante”. “Noi - dicono ad AsiaNews alcuni studenti
- vogliamo dar vita a un gruppo di sostegno e aiuto reciproco. Vogliamo organizzare
incontri, scambi di esperienze di lavoro vogliamo pregare insieme”. Un altro gruppo
sottolinea “la necessità di avere aiuti da parte delle Chiese locali e dagli Istituti
religiosi per imparare il catechismo, scoprire il messaggio di Papa Benedetto XVI,
conoscere il punto di vista della Chiesa locale nell'attuale situazione sociale. Per
essere testimoni nella nostra vita e per le altre persone”. (M.G.)