2012-05-06 13:55:33

Francia e Grecia alle urne: il voto di Atene preoccupa l’Europa


Presidenziali in Francia, politiche in Grecia per un appuntamento elettorale che potrebbe cambiare gli equilibri nell’Ue, condizionando le scelte per uscire dalla crisi e rilanciare la crescita. In Francia, dove le urne si chiuderanno alle 20, i riflettori sono puntati soprattutto sulla sfida tra Nicolas Sarkozy e Francois Hollande, quest’ultimo ancora favorito nei sondaggi e vincitore di misura al primo turno. I due contendenti all’Eliseo hanno già dato prova di visioni assai diverse dell’Europa, con il presidente uscente intenzionato a mantenere l’asse franco-tedesco e il candidato della gauche pronto a ridimensionarlo. Per non parlare del Fiscal Compact, il patto di bilancio sottoscritto da 25 Paesi Ue, tra cui la Francia, che Hollande si è detto pronto a rinegoziare, suscitando la dura reazione di Berlino. Leggermente in calo rispetto al 2007 l’affluenza alle urne che alle 12 si è attestata intorno al 30 per cento. Cruciale anche la tornata in Grecia, alle prese con le elezioni politiche anticipate, vero e proprio banco di prova per l’austerity varata dal premier tecnico Lucas Papademos e per rinsaldare la fiducia dell’Ue verso Atene. Secondo le ultime rilevazioni è in testa il partito di centrodestra Nea Dimocratica di Antonis Samaras seguito dai socialisti del Pasok di Evanghelos Venizelos, anche se le due formazioni potrebbero essere costrette a pensare ad una grossa coalizione. Si vota fino alle 19, 9,9 milioni gli aventi diritto chiamati ad esprimere il loro consenso. Ma il vero interrogativo riguarda il voto di protesta, che potrebbe travolgere i già fragili equilibri politici con pesanti effetti sui mercati europei. (C.S)







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